Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

NON DISPERDERE IL SEME: VEDERE DANZARE LE PETUNIE, I CASCHÈ DELLO ZAFFERANO

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07/01/2016 - Una famiglia cresciuta all’ombra discreta di una provincia che a noi è parsa sempre l’America. Di questa famiglia che con dignità e decoro ha preso a cuore la lingua adottata dai padri, senza distinguerla dall’inglese o dal turco. Ne avremmo potuto parlare un’altra, senza stupore né preferenza. Sono tutte belle le lingue. Basta cantarle…
Nell’ultimo cassetto in basso del mobile in formica color legno, fatto venire da Torreminerva quando questa terra prendeva ad emanciparsi nelle cucine componibili, erano custoditi i manici di ricambio,lo spago, gli elastici, il cacciaviti e una lattina da citrosodina con minuterie e cianfrusaglie dentro, al posto della magnesia.
Perché la bustina coi semi fosse andata a finire in fondo al quel cassetto, più che un mistero doveva essere un lapsus… Della mente, perciò! La bustina s’era lacerata e i semi s’erano sparsi sul fondo del cassetto. Sembravano minuscole biglie da mescolare alla polvere da sparo per cacciare le tortore, le gazze, i colombacci.

Ma tutta quella gente che s’era riunita sotto casa, preceduta dalla guardia municipale, da maestro e capobanda, erano l’anticipo danzante di quanti si sarebbero, di lì a poco, accalcati attorno a casa nostra.
Vedere danzare le petunie, constatare le movenze dei gerani, i volteggi delle ortensie e i caschè dello zafferano non era mai capitato. Ma c’era poco da stupirsi: tutto lo stupore possibile era già avvenuto e metabolizzato.
Ora c’era solo da ammirare, da sbalordire, da estasiarsi per quel capolavoro.
I fiori del balcone ballavano e danzavano al ritmo di quel ritmo, picchiettante sul fondo di un cassetto. Tutti in strada ballavano abbracciati. I bambini, che nel frattempo erano corsi là, sembravano irrimediabilmente estasiati. Il barbiere aveva chiuso il salone e ballava col suo ultimo cliente tutt’ora insaponato, ma dimentico e felice.

Il seme, il seme – sbraitava felice il capofamiglia –, il seme ‘sparpagliato’ non è andato ‘disperso’. Era solo ‘sparpagliato’ ed è stato ritrovato, come il figliol prodigo. Ed ora è la sua festa.

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