Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

PUNTI NASCITA LIPARI E S. AGATA MILITELLO, PER LA CISL FP UNA DECISIONE «ASSURDA, IMMOTIVATA E INGIUSTIFICATA» LA CHIUSURA

Messina, 7 gennaio ’16 - «Assurda ed immotivata, ancorché ingiustificata». Così il responsabile del comparto Sanità della Cisl Funzione Pubblica di Messina, Antonio Costa, definisce la decisione del Ministero della Salute, di chiudere i punti nascita di Sant’Agata Militello e Lipari in provincia di Messina. «Non è sostenibile – spiega – la motivazione assunta sia dal livello politico regionale che di quello nazionale. I numeri, le statistiche, i parametri e gli indicatori e tutte le altre alchimie addotte a supporto di tale decisione, se rapportate a quelle dei reparti dove si sono verificati i tragici episodi delle morti per parto che hanno turbato le festività natalizie degli italiani, non giustificano il fine, che è quello di razionalizzare il servizio sanitario, in netto contrasto con quanto sancito dalla nostra Costituzione, perché di fatto si sta operando un taglio indiscriminato alla salute dei cittadini della regione».
Secondo il rappresentante della Cisl Funzione Pubblica il fallimento della legge di riforma del servizio sanitario regionale, a sei anni dalla sua emanazione, conferma come tutte le decisioni adottate nel frattempo risultano inadeguate, ingiustificate considerato che il fine ultimo del Servizio Sanitario è quello di garantire la salute in tutti i suoi aspetti, dell’uniformità, dell’uguaglianza, della universalità, della sussidiarietà.
«Se a ciò si aggiunge il sottodimensionamento delle dotazioni organiche e l’adeguamento alla normativa europea sul riposo dei lavoratori il quadro si fa allarmante – continua Antonio Costa - senza bisogno di essere profeti, in tali condizioni sarà difficilmente evitabile il verificarsi di altri spiacevoli episodi di “cattiva gestione della sanità” che, di fatto, provocherà interruzioni di pubblico servizio e chiusure indiscriminate di servizi all’utenza».
La Cisl Funzione Pubblica ritiene che nessun provvedimento possa contrastare con il dettato costituzionale, pertanto pone la questione sul livello di legittimità.

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