Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

RICOSTRUIAMO MESSINA: “LIBERIAMO SICILIA E CALABRIA DALLA MALAVITA ANZICHÈ FARE DEMAGOGIA”

Nota su riforma dell'Autorità Portuale e le esternazioni del Presidente Crocetta
Messina, 25/01/2015 – Comitato 29 dicembre: "Niente scuse per aver denunciato un fatto acclarato. Liberiamo Sicilia e Calabria dalla malavita invece di fare demagogia. La gente sappia che per mantenere la governance di Messina sulla sua AP c'è ancora tempo". "La classe politica sembra troppo impegnata a fare demagogia lasciando che il futuro della città sia subordinato alle logiche del compromesso e degli accordi a tavolino", così il comitato 29Dicembre- RicostruiAmo Messina
, sulla notizia della riforma portuale varata dal Governo centrale. "È bene che la cittadinanza prenda coscienza di alcuni dati che in molti tacciono: c'è ancora più di un mese prima che la partita sia chiusa. Messina ha tutti i numeri per mantenere la governance e soprattutto non essere subordinata a nessun altro porto. Tra l'altro , casualmente, il disegno della riforma penalizza solo il Sud -si pensi alle autorità portuali che sono state salvate nel resto d'Italia, che in quanto a traffici non possono neanche essere paragonate a Messina-.

Non c'è interesse politico a salvaguardare Messina? D'accordo, ma lo dicano senza tergiversare. Che fine hanno fatto i parlamentari eletti nella nostra circoscrizione e scomparsi il giorno dopo? Dove sono i deputati e i senatori che si dicono paladini della città e poi rimangono immobili davanti agli infiniti scippi che subiamo?". I membri del comitato cittadino, circa le recenti parole del Presidente della Regione, aggiungono: "Noi ci dissociamo dalle scuse che qualcuno ritiene di rivolgere anche a nome nostro ai "cugini calabresi": i nostri dirimpettai sono cittadini onesti intellettualmente e conoscono la verità, una verità che la stessa commissione antimafia della Camera ha ribadito tempo fa.

Dire che c'è un interesse enorme della ndrangheta sul porto di Gioia Tauro non è un'infamia ma una constatazione dei fatti certificati e suffragati da decenni di dossier. Si pensi a lavorare seriamente e insieme per liberare la Calabria e la Sicilia dalla schiavitù della malavita invece di fare dichiarazioni populiste cospargendosi il capo di cenere per una affermazione quantomai amaramente reale del Governatore Crocetta. Siamo cittadini, non politicanti e possiamo permetterci il lusso di essere liberi di unirci al coro dei tanti calabresi che vogliono dire basta ad una condizione abietta: per questo riteniamo abbastanza offensivo, nei confronti proprio dei calabresi, ci si scusi per aver denunciato una verità che invece è bene si gridi e a cui lo Stato deve trovare una soluzione al più presto. Un male che ha condizionato tanto la storia della loro terra quanto della nostra e a cui siciliani e calabresi vogliono si dica davvero basta"

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