Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

UNIONI CIVILI: “LE MANIFESTAZIONI SONO INNOCUE E DISTRAGGONO LE MASSA DAI VERI PROBLEMI”

24 Gennaio 2016 - Quella gente che manifesta in piazza per quel tipo di problematica, la maggior parte sono individui tranquilli appartengono alle categorie privilegiate “o parassiti“, messi a libro paga, imboscati in qualche Ente. Per i meno “agguerriti” si tratta di una manifestazione folcloristica o gara sportiva dove ci sono i tifosi o fan che tifano per l’una o l'altra squadra. Perché sono in tanti? Perché vengono facilmente mobilitati dai loro padroni invisibili, che li foraggiano anche con gli 80 Euro. In quelle manifestazioni certamente non trovi gente che non sa più come sbarcare il lunario,che è oppressa da Equitalia, che non riesce più ad andare avanti, gente piena di debiti fiscali a causa di questo regime tiranno che ha oppresso il sistema produttivo del Paese per mantenere i “privilegiati” o parassiti di cui sopra. Il tiranno accetta/provoca queste manifestazioni, tutto sommato rimangono innocue e distraggono le massa dei cittadini dai veri dai problemi.

Il tiranno mai accetterebbe, e mai ha accettato di autorizzare manifestazioni dove ai manifestanti brucia il cuore per la perdita di ciò che avevano. Quelli non contano, vanno nascosti e s'è necessario soffocati al primo vagito. A tal proposito chi ricorda più che nel Novembre 2011, quando la protesta dei minatori sardi si era spostata a Roma per manifestare (ad oltranza era nelle loro intenzioni)? Quella stessa sera il tiranno li ha rimessi sulla nave e rispediti in Sardegna. Com'è possibile tutto ciò con quei manifestanti di lungo periodo intenzionati a scioperare all'infinito pur di farsi ascoltare? Cosa, il tiranno ha fatto sussurrare all'orecchio dei manifestanti al punto di terrorizzarli? E loro quatti quatti si sono fatti rimettere sulla nave e rispedire a casa?

Provate a sentirne qualcuno loro o i vertici del gruppo. Capirete che forse quel milione di moscerini disorganizzati (di cui si parlava prima) sono più efficaci.

Francesco Caizzone

Commenti

  1. Riflettiamo, riflettiamo il tirano continua a distrarci con le parate folcloristiche e teatrate varie.

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