Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

CATANIA COMMERCIALISTI INDAGATI DALLA PROCURA: «VERIFICARE RESPONSABILITÀ A TUTELA DELLA CATEGORIA»

[24/02/2016] - La Tecnis ”sarebbe asservita alla famiglia catanese di Cosa Nostra” secondo gli investigatori del Ros dei Carabinieri: un’operazione da un miliardo e mezzo di euro. Un’accusa pesantissima quella rivolta al gruppo catanese di Mimmo Costanzo e Concetto Bosco Lo Giudice, che opera nella realizzazione di grandi opere infrastrutturali in Italia e all’estero. La sezione misure di prevenzione del tribunale di Catania ha ordinato la nomina di un amministratore giudiziario “per risanare e reimmettere nel mercato l’azienda, in modo che possa operare nel rispetto delle regole ed al riparo da interventi della criminalità organizzata“. Sequestrate le azioni delle tre società che compongono il gruppo Tecnis (Artemis spa, Cogip holding e Tecnis spa). Le società del gruppo Tecnis avrebbero “consentito agli esponenti apicali dell’organizzazione di governare in qualche modo l’indotto, ottenendo sub appalti e forniture a imprese vicine alla organizzazione mafiosa ed accrescere il proprio potere e prestigio anche presso le famiglie palermitane, consentendo ad imprese loro vicine di infiltrare il settore delle commesse pubbliche”. La nota dell’Ordine sulle vicende giudiziarie che hanno coinvolto alcuni iscritti

Catania, 24/02/2016 - In relazione alle vicende giudiziarie che nelle ultime settimane a Catania hanno visto il coinvolgimento tra gli indagati di commercialisti, l’Ordine etneo della categoria intende esprimere, attraverso le parole del suo presidente Sebastiano Truglio, «la piena fiducia nel lavoro della magistratura e degli organi inquirenti, perché siamo convinti che faranno piena luce sui fatti accaduti. Seguiremo dunque con attenzione lo sviluppo delle indagini affinché si possano verificare le singole presunte responsabilità dei professionisti coinvolti».

«In questo scenario – ha continuato Truglio – il nostro Ordine intende ribadire il proprio fondamentale ruolo di osservatore e garante del rispetto dell’etica e della deontologia professionali da parte di tutti gli iscritti all’Albo. È compito del Consiglio direttivo, e naturalmente di quello di Disciplina, tutelare il corretto esercizio della professione affinché non sia lesa l’immagine pubblica e la dignità della categoria. Alla stessa maniera, l’Ordine ha la responsabilità, nei confronti della collettività, che i suoi iscritti, commercialisti ed esperti contabili, adempiano ai principi e ai doveri sanciti dal codice deontologico nazionale: obiettività, integrità, riservatezza, indipendenza, competenza, diligenza e qualità delle prestazioni».

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