Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

LIBIA, SIGONELLA: SCANDALOSO, LA SICILIA IN GUERRA SENZA CHE L’ARS SIA STATA INTERPELLATA”

Il Centro Studi “A.F.A.” ritiene scandaloso il fatto che la Sicilia si trovi quasi in guerra senza che il popolo siciliano, o il Governo regionale, o l’Ars siano stati preventivamente interperllati sulla utilizzazione della base militare di Sigonella, per lanciare droni americani contro le posizioni e le postazioni delle armate dell’Isis in Libia o altrove...

Palermo, 25/02/2016 - In questo contesto diventa necessario ed opportuno porre fine alle sanzioni commerciali nei confronti di Putin e della Confederazione Russa. Ciò in quanto gli aiuti della Russia e dello stesso Putin , per arginare l’imperialismo e le azioni belliche dell’Isis, sono diventati di importanza fondamentale, anche per evitare i consueti “fiaschi” delle potenze occidentali nelle vicende africane ed asiatiche. Va anche detto che l’embargo nei confronti della Russia ha avuto effetti negativi sulla Sicilia, sia per l’import export, sia per il flusso del TURISMO, sia infine per i prodotti della FILIERA agroalimentare siciliana. Ricordiamo a tal proposito che la Sicilia (così come è avvenuto dal 1860 in poi) in ogni guerra che l’Italia decide di fare, ne paga, - in tutti i sensi,- i costi maggiori. Non è certamente una bella prospettiva, questa considerando tutto quello che sta avvenendo nel mondo.

Ma abbiamo un’altra preoccupazione e cioè quella che la compagine europea, - con i DRONI o senza i DRONI, - senza l’aiuto della Russia di Putin e dello stesso Putin potrebbe andare incontro ad un altro di quei “fiaschi”, che hanno tragicamente contrassegnato gli interventi occidentali in Africa, nel Medio e nel Lontano Oriente, dal secondo dopoguerra in poi. È pertanto, opportuno e, - riteniamo, - necessario stabilire con la Confederazione Russa nuovi rapporti di reciproca lealtà e di collaborazione in nome della pace e della sicurezza per tutta quanta l’Umanità-. Dobbiamo altresì ribadire che è comunque una circostanza inquietante quella che vede la Sicilia coinvolta nella guerra e nei rischi di ogni tipo, con modalità e “logiche” che ci confermano la “condizione coloniale” della stessa Sicilia.
Intendiamo: colonia “non dichiarata”, colonia di “fatto” ed “interna” allo Stato Italiano. Ma che …. Sempre “colonia” è. Con la conseguenza, appunto che sempre da “colonia” viene trattata. VERGOGNA!

Ma c’è di più. “Droni” Usa che partiranno dalla base Siciliana di Sigonella faranno di fatto (ed ancora una volta)- entrare nelle operazioni di sostegno alle forze belligeranti (se non direttamente in guerra) la Sicilia, così come già è avvenuto nel passato, con conseguenze inimmaginabili.
Contro la “logica colonialista” il Popolo Siciliano deve protestare e deve pretendere spiegazioni. Anzi: formali scuse dal Governo Italiano e dalla U.E. – e deve reagire.

Per quanto riguarda l’Europa, tuttavia il Centro Studi “AFA” dichiara la necessità e la validità di un progetto politico europeistico che valorizzi ed armonizzi le varie realtà geopolitiche ed in particolare i bisogni e le aspirazioni dei Popoli e delle Nazioni che la compongono. Ciò anche nel rispetto delle tradizioni politiche e culturali dell’Indipendentismo Siciliano forte e puro.
Ma ritiene che l’Unione Europea oggi, continui ad essere poco rispettosa soprattutto del diritto all’indipendenza delle Nazioni e dei Popoli che sono stati inglobati negli “Stati Dominanti”. Ed è, quest’ultima, una scelta sbagliata che impedisce alla stessa Europa di assumere decisioni politiche di più ampio respiro e di dare un maggiore contributo alla pace, al progresso ed alla collaborazione con i Popoli di tutto il mondo.

Il DICTAT della U.E. , contro il diritto all’AUTODERTMINAZIONE dei Popoli e soprattutto delle Nazioni abrogate (e spesso inglobate in passato nei rispettivi stati dominanti con la violenza e con l’inganno), è- a dir poco- ANACRONISTICO- ed è in netto contrasto con i principi politici, giuridici e morale che nel secolo scorso avevano animato la nascita della Società delle Nazioni che successivamente portarono alla fondazione dell’O.N.U.
Non aggiungiamo altro, anche perché riteniamo che al “BUON INTENDITORE” bastino poche parole.

                                                                                 Giuseppe Scianò

Commenti