Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

GIOIOSA MAREA: UNA NUOVA FRANA SULLA SS 113 DI CAPO SKINO FRANA SULLA FRANA

La frana odierna, 25 marzo 2016
Gioiosa Marea: una nuova frana, frana sulla frana. Sarebbe un divertente gioco di parole se non sitrattasse di una cosa davvero seria. Poche ore fa, infatti, una nuova frana si è abbattuta sulla strada sottostante il costone di Capo Skino, nel tratto già... franato negli anni scorsi, paralizzando per anni il transito, laddove una palificazione era stata costruita a sostegno del costone ed a protezione della strada stessa.
La frana ha completamente ostruito la strana statale 113 di Capo Skino, già chiusa al transito per una precedente frana

Gioiosa Marea (Me), 25 marzo 2016 –
Strada statale senza tregua né pace a Gioiosa Marea nel tratto di Capo Skino dove da poche ore una nuova frana si è abbattuta sulla strada sottostante il costone già crollato negli anni scorsi, paralizzando per anni il transito, e dove una palificazione era stata costruita a sostegno del costone ed a protezione della strada stessa. La frana, che ha completamente ostruito la strana statale 113 di Capo Skino, si è abbattuta sullo stesso tratto in cui negli anni scorsi è morto un uomo, cadendo di notte con la sua bicicletta nella voragine apertasi sulla volta stradale, per il cedimento della stessa.
L’attuale nuova frana si è staccata dal costone di roccia che confina con la villa dell’on. Nino Messina, proprio nel tratto già interessato a suo tempo dai crolli che tennero in scacco la città di Gioiosa Marea, paralizzando il transito per anni e richiedendo interventi ‘tecnologici’ avanzati per il ripristino del transito e per la protezione della collina e della strada.

Lo stesso tratto ora interessato dall'odierno cedimento era stato riaperto al transito venerdì 27 maggio 2011, dopo varie indiscrezioni circolate che rendevano incerta la sospirata riapertura.
Definire ‘storico’ l'evento non è esagerato, considerati i tempi e le ‘pratiche’ occorsi per rimettere in piedi una delle opere più necessarie ma trascurate dalle istituzioni che la storia della viabilità in Italia ricordi: la 'riapertura' delle 'riaperture', l’evento più significativo tra quelli legati a paralisi di comunità messe in ginocchio ed isolate per anni (dal 2007) dalla geografia, dalla storia e dall'aritmetica del commercio a Gioiosa Marea, boccheggiante ormai da molto tempo. C’è voluta una protesta popolare, con blocco del transito ferroviario, per smuovere lo stagno stagnante e oramai putrido che rischiava di incancrenire una situazione già purulenta.
Ricordiamo che si tratta di uno dei luoghi più suggestivi e godibili di Gioiosa Marea, affaccio naturale sulle Isole Eolie e sull'intero versante che a perdita d'occhio abbraccia Zappardino, Calanovella, Gliaca di Piraino, la stessa Piraino alta e tutti i i viciniori centri che da qua si allargano fino al monte della Madonna di Capo d'Orlando.
Si era trattato di rimboccarsi le maniche per far sentire una voce solidale, in occasione della grande manifestazione popolare del 24 novembre 2009, cui hanno preso parte migliaia di cittadini di Gioiosa Marea, ma pure dei comuni limitrofi e viciniori, dimostratisi assai sensibili al grave problema che affligge (oggi come allora) Gioiosa Marea.

La frana odierna, 25 marzo 2016
Un ruolo importante fu assolto a suo tempo dal sottosegretario Giuseppe Reina, presente a Gioiosa Marea per assistere alla prima delle sedute comunali congiunte tra i Comuni di Gioiosa Marea e Piraino. Presenza che giovò a fare presenti le somme con cui ora sono stati eseguiti i lavori di ripristino della sede stradale sulla SS 113 di Capo Skino e la messa in sicurezza dei costoni franati e di quelli incombenti sulla sede stradale stessa.
Dopo anni di isolamento e disagio, che hanno seriamente compromesso la vita sociale e commerciale della cittadina tirrenica messinese, sembrava la volta buona per tornare a percorrere la strada statale che collega Gioiosa Marea a Capo Calavà, a S. Giorgio, a Patti, al casello autostradale e quel mondo che oramai è divenuto per i gioiosani la ‘Lampedusa’ da raggiungere per andare a scuola, per la libertà di muoversi.
 Nelle foto sopra le frane a Capo Skino dal 2007 al 2011

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