Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

USURA: ARRESTATO A MESSINA UN 77ENNE ORIGINARIO DI PALERMO

Messina, 10/03/2016 – Stamane gli agenti della Squadra Mobile hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal GIP presso Tribunale di Messina, a carico di un 77enne originario di Palermo, con numerosi pregiudizi penali, ritenuto responsabile del reato di usura. Dalle indagini condotte dagli investigatori della Squadra Mobile, avviate nel novembre dello scorso anno, è emerso che l’arrestato era dedito ad una abituale concessione di prestiti a soggetti in difficoltà economica, pretendendo la corresponsione di ingentissimi interessi, nella misura del 20% mensile corrispondenti al 240% su base annua.
Dalle numerose intercettazioni telefoniche è stato ricostruito l’ampio giro di clienti a cui l'uomo elargiva denaro a richiesta.
Inoltre, i gravi indizi a carico del 77enne sono stati ulteriormente corroborati dalle perquisizioni effettuate presso la sua abitazione, che hanno permesso di recuperare un ingente quantitativo di denaro contante pari ad € 16.000,00 (non giustificato da alcun tipo di attività lavorativa) suddiviso in mazzette corredate da “pizzini”, riportanti un coacervo di nomi, date e cifre che evocano pagamenti e scadenze.

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