Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

POSTE ITALIANE, SLP CISL MESSINA E CONSIGLIERA DI PARITÀ DENUNCIANO PROCEDURA DISCRIMINANTE

Messina, 4 aprile ’16 – L’accordo sottoscritto nel giugno 2015 tra Poste Italiane e le organizzazioni sindacali per la trasformazione, su tutto il territorio nazionale, del contratto di 480 lavoratori in full time sarebbe discriminatorio. A denunciarlo sono il Sindacato Lavoratori Postali della Cisl Messina e la consigliera di parità della provincia di Messina, Mariella Crisafulli. L’accordo, in Sicilia, era rivolto a 70 lavoratori part time ma non teneva conto dei periodi di congedo obbligatori per maternità e paternità nonostante l’articolo 43 del contratto nazionali li equipari “a servizio prestato” e quindi devono essere “valutati per intero ad ogni conseguente effetto contrattuale”. Le dipendenti, quindi, non hanno avuto conteggiate come ore di effettiva prestazione lavorativa il periodo di maternità e sono state considerate del tutto assenti dal servizio perdendo di fatto la possibilità, specie in alcuni casi, di avere il passaggio dal lavoro a tempo parziale a tempo pieno.

La Cisl Poste Sicilia, già lo scorso agosto, ha segnalato formalmente il trattamento discriminante e la contraddizione rispetto ai dettami contrattuali e di legge. Oggi, la Consigliera di parità di Messina, Mariella Crisafulli e la segretaria della Cisl Poste Gisella Schillaci hanno ulteriormente sollevato il problema interessando la Consigliera Nazionale di Parità, Francesca Bagni Ciprian, che ha investito i massimi vertici di Poste Italianeo chiedendo chiarimenti in merito alle modalità delle avvenute trasformazioni. «Essere donna e mamma non può e non deve essere penalizzante», hanno sottolineato Mariella Crisafulli e Gisella Schillaci.

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