Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

POVERTÀ, CARITAS MESSINA: PRESENTATA LA RELAZIONE SUI FONDI SPESI NEL 2015

Durante lo scorso anno effettuati 2309 colloqui nei Centri d’Ascolto. Più di 400.000 euro impiegati per aiuti e supporti

Messina, 30/04/2016 – Questa mattina nella sede della Caritas di Messina Lipari S. Lucia del Mela, sono stati presentati in conferenza stampa il “Rapporto Povertà 2015” della Caritas Diocesana e la “Relazione sui fondi spesi” in aiuti e supporti durante lo scorso anno.
Il rapporto è stato introdotto dal direttore della Caritas don Giuseppe Brancato ed illustrato dal responsabile diocesano dell’Osservatorio delle risorse e delle povertà Enrico Pistorino e dalla responsabile diocesana dei Centri d’ascolto Chiara Pistorino. Hanno contribuito alla stesura anche Teresa Staiti e Mari Santangelo. I numeri contenuti nel Rapporto raccontano l’anno di attività dei 22 centri di ascolto della Caritas sparsi nel territorio dell’Arcidiocesi. “Il Rapporto - ha detto don Giuseppe Brancato - è uno strumento che fotografa la soglia di povertà così come interpretata dalla realtà ecclesiale e deve rappresentare lo stimolo affinché si intensifichi, in tutti, l’assunzione di responsabilità per un più autentico servizio in favore dei poveri”.

La scheda riassuntiva pubblicata informa sui 2309 colloqui effettuati nel 2015 nei Centri di Ascolto. Le principali richieste pervenute riguardano “Beni e Servizi” (2266 pari al 44,7% del totale). In questa voce rientrano le richieste per il pagamento di utenze domestiche, pacchi spesa, vestiario, ecc. Seguono le richieste di “Lavoro” (1138, pari al 22,5%), di “Ascolto” (851, pari al 16,8%), “Casa” (387, pari al 7,6%, si riferisce principalmente al sostegno per i fitti), “Salute” (277, pari al 5,5%, riferito all’acquisto di farmaci o di prestazioni sanitarie) e di “Orientamento” (145, pari al 2.9%, riguardanti informazioni circa prestazioni erogate da altri enti).
La tabella dei dati anagrafici evidenzia che si rivolgono ai Centri di Ascolto uomini e donne in percentuali simili e in età lavorativa. Il 66,8% è di nazionalità italiana.
Altri dettagli nel Rapporto che si trova in allegato.

Per quanto riguarda la “Relazione sui fondi spesi” in aiuti e supporti durante il 2015, il direttore della Caritas Diocesana Don Giuseppe Brancato ha spiegato che il canale attraverso il quale la Caritas è riuscita ad intervenire è costituito, come sempre, dal contributo statale dell’8xmille. La somma totale distribuita nello scorso anno è di 441.000 euro, con un incremento di spesa rispetto al 2014 di oltre 100.000 euro. In gran parte si è trattato di interventi diretti, tramite i Centri D’Ascolto, per gli aiuti più diversi: dagli alimenti alle medicine, dal sostegno scolastico ai viaggi per cure, dalle utenze domestiche al supporto per evitare lo sfratto. Il totale somma 320.000 euro. Altri interventi e servizi effettuati tramite strutture presenti nel territorio Diocesano, per un importo di 121.000 euro, hanno riguardato i settori “Antiusura” (30.000 euro), “Senza Dimora” (37.000 euro), “Persone diversamente abili” (51.000 euro) e Tossicodipendenze (3.000 euro).



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