Stretto di Messina: filmato squalo bianco di tre metri vicino alla spiaggia

Reggio Calabria, filmato squalo bianco femmina di oltre tre metri a pochi metri dalla spiaggia. Due pescatori diportisti hanno ripreso l'esemplare dalla loro barca 29/04/2024 - Lo Stretto di Messina è un habitat ideale per la riproduzione degli squali. E con l’avvicinarsi della stagione estiva è tempo di bagni. E per i più fortunati l'occasione di tuffarsi in mare è quanto mai vicina. Ma la recondita paura di vedersi galleggiare intorno una pinna a filo dell'acqua a volte riaffiora, è proprio il caso di dirlo, un pochino nella testa di tutti noi. Stavolta è accaduto davvero vicino la riva di Reggio Calabria, più precisamente nelle acque di fronte la località Pentimele, nella periferia Nord di Reggio, il 24 aprile 2024.   «Questo è uno squalo bianco», dicono meravigliati i pescatori mentre osservano ciò che accade dinanzi la loro barca”. Nelle immagini registrate si vede il pescecane girare nelle vicinanze della barca, forse a causa delle esche gettate in acqua, per poi ripr

TURISMO, FONDI EUROPEI: 220 MILIONI PER LO SVILUPPO TURISTICO, I PROFESSIONISTI CHIEDONO EFFICIENZA AMMINISTRATIVA

Scannella: «La qualità dei progetti al centro della programmazione per ottimizzare i risultati». L'Assessore Barbagallo: «Le risorse destinate ai siti Unesco saranno gestite dalla Regione»
CATANIA, 30/04/2016 - Il mondo professionale chiede alla politica regionale un passo avanti su programmazione e certezza amministrativa, ma un passo indietro sulla progettazione. Il corretto utilizzo della prossima tornata di finanziamenti europei, infatti, potrebbe innescare lo sviluppo del comparto turistico, mettendo in moto l'economia e risollevando le sorti del nostro territorio: «Gli interventi dovrebbero essere mirati soprattutto alla qualità del progetto, molto spesso invece le lungaggini burocratiche frenano l'utilizzo efficace e ottimale degli strumenti di finanziamento, relegando la fase progettuale, spesso marginale rispetto a tutto l'iter amministrativo. Oggi in concomitanza con l'introduzione della nuova legge sugli appalti, che in parte ridefinisce l'importanza di questa fase, le categorie professionali possono dare davvero il loro contributo sul fronte delle proposte, ribaltando e potenziando i risultati finali». Con queste parole il presidente dell'Ordine degli architetti di Catania Giuseppe Scannella ha aperto i lavori del convegno "Turismo, grandi attrattivi e bandi europei", organizzato da Ordine e Fondazione, che ha ospitato l'intervento dell'assessore regionale al Turismo Anthony Emanuele Barbagallo.

La programmazione europea e i fondi destinati al settore turistico e culturale sono stati al centro della relazione sullo stato dell'arte delle politiche per lo sviluppo messe in campo dall'Amministrazione regionale: «I nuovi programmi comunitari prevedono 220 milioni di euro destinati all'asse turismo/beni culturali – ha esordito l'assessore – per la prima volta le due entità vengono considerate in maniera unitaria, permettendo di destinare gran parte degli interventi alla tutela e alla valorizzazione dei sette siti Unesco. Ma la vera novità è che i fondi verranno gestiti dalla Regione, evitando così la frammentazione avvenuta durante la scorsa programmazione: le risorse quindi verranno distribuite ai 42 Comuni che rientrano nei siti che sono i principali attrattori in termini di presenze turistiche e valore storico-culturale. I settori d'intervento spaziano dall'ampliamento della ricettività, alla messa in sicurezza dei beni archeologici passando per il miglioramento della fruibilità degli stessi». Uno scenario che apre opportunità legate alla costruzione di una vera e propria rete dei siti, che verranno considerati come espressione di quel “museo diffuso” che è la Sicilia. «Abbiamo bisogno degli strumenti legislativi adeguati che ci consentano di misurarci con la qualità della progettazione – ha commentato la presidente della Fondazione architetti Paola Pennisi – e nel caso dei beni paesaggistici e culturali bisogna puntare a creare un sistema che interagisca con l'ambiente e i contesti urbani».

«Quello che spesso penalizza noi professionisti – ha affermato il presidente dell'Ordine dei commercialisti di Catania Sebastiano Truglio – è l'incertezza amministrativa di cui, purtroppo, oggi abbiamo esperienza. Occorre coinvolgere di più i professionisti, soprattutto nella fase preliminare di redazione dei bandi, per renderli facilmente fruibili ed eseguibili». La scorsa tornata di finanziamenti ci lascia in eredità molteplici ritardi e tante storie di sotto-utilizzo dei fondi, soprattutto per quel che riguarda i beni archeologi: «Valorizzazione e fruizione dei beni sono due aspetti congiunti – ha commentato il presidente dell'Ordine degli ingegneri di Catania Santi Maria Cascone - in molti casi abbiamo assistito a interventi parziali, mirati solo a determinati aspetti delle Opere, così com'è successo con i Parchi archeologici, e questo non ha portato apprezzabili ricadute in termini economici. Si deve intervenire anche sulle infrastrutture e sulla mobilità: dalle strade fino all'illuminazione pubblica».
Alla tavola rotonda erano presenti numerosi professionisti provenienti da diversi ambiti professionali. «Si è avuto un prezioso confronto – ha concluso Scannella - dal quale sono emerse tante opportunità ma, anche una precisa responsabilità: quella di affrontare con competenza e responsabilità consapevole le sfide che ci attendono. Ciascuno nel proprio ruolo e quello degli architetti è quello di aver cura, con il loro fare, di un Paese bellissimo».

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