Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

GUALTIERI SICAMINÒ: ARRESTATO 21ENNE PER L’AGGUATO A COLPI DI FUCILE DELL’APRILE 2016

Gualtieri Sicaminò: arrestato un 21enne di San Filippo del Mela per l’agguato a colpi di fucile del 21 aprile 2016
23 maggio 2016 - I Carabinieri della Stazione di Pace del Mela agli ordini del Maresciallo aiutante Antonino Gringeri insieme ai colleghi del Nucleo operativo di Milazzo guidati dal Tenente Cristian Letizia, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare personale emessa dal GIP del tribunale di Barcellona P.G. Dott. Fabio Gugliotta, su richiesta del sostituto Procuratore Dott. Rita Barbieri Titolare dell’indagine della Procura di Barcellona P.G. diretta dal Procuratore della Repubblica Dott. Emanuele Crescenti arrestavano DI SALVO Emanuele 21enne di San Filippo del Mela, già noto alle forze dell’ordine, per i reati di “tentato omicidio” e “detenzione e porto illegale di armi da sparo”.
L’arresto scaturisce da un episodio del 21 aprile scorso, che aveva creato grande allarme sociale nella piccola frazione di “Soccorso” nel comune di Gualtieri Sicaminò.

L’odierno arrestato a bordo di uno scooter si recò davanti all’abitazione di un 46enne di Gualtieri Sicaminò, anch’egli già noto alle forze dell’ordine, con il chiaro intento di ferirlo mortalmente.
Quest’ultimo che abita in un vicolo cieco, non avrebbe dovuto avere vie di fuga a seguito dell’agguato. Tuttavia grazie a una sua fulminea reazione è riuscito ad evitare una tragedia e a salvarsi la vita. La vittima, mentre era intenta alla riparazione di un motorino all’esterno dell’abitazione, insospettitasi per il rumore “anomalo” di un scooter in arrivo a bassissima velocità in quel vicolo cieco, percepiva il pericolo e si metteva in allarme. Intuito che si stava per consumare un agguato, la vittima aveva giusto il tempo di lanciarsi addosso alla moglie dietro la porta di casa ed evitare di venire attinto dai colpi d’arma da fuoco. Il Di Salvo, infatti, giunto a grande velocità davanti all’abitazione della vittima, lasciava cadere lo scooter ed esplodeva con un fucile a canne mozze due colpi a pallini calibro 16 ad altezza uomo. La vittima, come detto, riusciva a stento a chiudere la porta dietro di se e a far si che i pallini si conficcassero nella porta di ingresso della sua abitazione salvandosi così la vita. Il Di Salvo, resosi conto che l’agguato non aveva ottenuto l’effetto desiderato, saliva di nuovo a bordo dello scooter e si dava alla fuga facendo perdere le proprie tracce.

I Carabinieri della competente Stazione di Pace del Mela insieme alla squadra rilievi del Nucleo operativo, intervenivano pochi minuti dopo l’agguato, nel quale comunque non si registravano feriti e che miracolosamente provocava solo il danneggiamento di una porta al piano terra. Sul posto venivano rinvenuti e sequestrati 2 bossoli di fucile Cal. 16. In poco tempo i Carabinieri riuscivano a ricostruire quanto accaduto. Poco meno di un mese di serrate indagini permettevano di individuare nel Di Salvo l’autore dell’agguato.

Non sono chiare le motivazione alla base dell’episodio, quel che è certo è che ci sarebbero forti attriti tra l’aggressore e la vittima, entrambi già noti alle forze dell’ordine, a seguito di un presunto debito non onorato nell’ambito della criminalità locale.
Il Di Salvo, arrestato per tentato omicidio e detenzione e porto illegale di un fucile, veniva tradotto al carcere di Messina Gazzi.

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