Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

RIFIUTI SICILIA, CROCETTA: UNA DEROGA PER EVITARE IL DISASTRO

Sicilia. Crocetta:”Senza dichiarazione stato di emergenza si rischia di non poter conferire 3000 tonnellate di rifiuti al giorno rispetto alle 6000 prodotte”

Palermo, 5 mag. 2016 - Il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta comunica di aver inviato una nota alla Presidenza del Consiglio, al ministero dell'Ambiente, all'Autorità anticorruzione, nella quale rappresenta la grave situazione in merito al conferimento dei rifiuti a partire dal 1 giugno.
Nella nota Crocetta specifica che “sono in corso una serie di interventi per adeguare l'impiantistica regionale destinata al conferimento dei rifiuti, alle norme che regolano la materia”
“In particolare – dice il presidente – sono in corso di completamento impianti di compostaggio, trattamento e valorizzazione mentre per altri impianti si stanno avviando le procedure. Ad oggi è stato possibile conferire in alcune discariche, sulla base di specifiche ordinanze della Regione in base all'articolo 191 del dlg 152/2006, ma dal 1 giugno non sarà più possibile utilizzare tali prerogative di legge. Ci si troverebbe di fronte a un paradosso – continua Crocetta – aver avviato una serie di interventi finalizzati alla messa in esercizio dell'impiantistica necessaria al conferimento e per i ritardi del passato non poterne usufruire, creando per metà del territorio siciliano una situazione insopportabile, una vera e propria emergenza sanitaria. Per questa ragione la giunta ha deliberato ieri la richiesta di stato di emergenza per un periodo di 6-12 mesi al fine di:

- proseguire l'esercizio delle discariche esistenti nel territorio regionale sulla base di quanto già disposto con le ordinanze del Presidente della Regione siciliana;
- potenziare la capacità, entro i limiti di legge, degli impianti di compostaggio in esercizio nel territorio della Regione siciliana;
- ridurre la tempistica per la realizzazione degli impianti, sopratutto quelli dedicati alla raccolta differenziata, previsti dal “Piano stralcio per l'attuazione degli interventi per l'implementazione impiantistica”;
- attivare ogni strumento utile per il conferimento dei rifiuti.

“In pratica – prosegue Crocetta – con una deroga limitata nel tempo, si potrebbe evitare una situazione disastrosa per i cittadini e adeguare gli impianti alla normativa nazionale ed europea. Il governo sta inoltre predisponendo una nuova legge sui rifiuti che dovrebbe essere pronta nell'arco di dieci giorni. Non rivendico alcun potere speciale – dice ancora il presidente – il governo nazionale può affidare l'eventuale commissariamento a chi ritiene più opportuno, ma certamente non è responsabilità dell'attuale governo regionale la situazione emergenziale determinatasi nelle discariche siciliane se si tiene conto del conflitto sui termovalorizzatori, conclusosi solo alla fine del 2015, dell'assenza di interventi per l'adeguamento degli impianti regionali da parte di tutti i governi precedenti e che solo il nostro governo ha attivato la realizzazione di impianti per il trattamento e il compostaggio, destinando risorse, avviando le gare e i lavori.

Sicuramente non era possibile però superare gli annosi ritardi precedenti e soprattutto il mancato utilizzo della gestione commissariale dei precedenti governi, che non hanno provveduto – conclude il presidente - né a realizzare impianti pubblici, né ad adeguare le discariche alle normative”.

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