Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

CASO CUCCHI: FIRMA ANCHE TU LA PETIZIONE PER IL REATO DI TORTURA

Firma la petizione Diretta a Ministro della Giustizia Andrea Orlando contro ogni tortura: l’Italia approvi la legge entro il 2016. Ilaria Cucchi ha lanciato questa petizione con solo una firma e ora ci sono 228.393 sostenitori. Oltre 223mila cittadini hanno firmato l'appello per chiedere l'introduzione del reato di tortura in Italia. Condividi questo video e invita altre persone a firmare

26/06/2016 - Mi chiamo Ilaria, ho 42 anni e 2 figli. Mio malgrado, sono molte le persone che mi conoscono in questo Paese. Sanno - perché da sette anni ormai non mi stanco di ripeterlo - che sono viva. Al contrario di mio fratello, che pesava quanto me ma che vivo non è più. Mio fratello Stefano, quello "famoso". Perché morto tra sofferenze disumane quando era nelle mani dello Stato e, soprattutto, per mano dello Stato.
Oggi compie 18 anni la Giornata Internazionale contro la tortura.
Nell'ottobre del 2009 non mi hanno pestato, non mi hanno rotto a calci la schiena, non ho avuto per questo bisogno di cure mediche. Non mi hanno torturato. Sono viva. Sono viva e combatto con una giustizia che ha dimenticato i diritti umani.
E per non smettere di credere. Ecco perché chiedo che Parlamento e Governo approvino finalmente, ed entro quest'anno, il reato di tortura in Italia. La Corte di Strasburgo ha già condannato l’Italia per gli orrori del G8 di Genova nel 2001. E ci ha imposto l’introduzione nel nostro codice penale del reato di tortura. Che aspettiamo?
Voglio che si riaccendano le luci non solo su questioni che riguardano la memoria di Stefano, ma che hanno a che fare con tutti noi.
Penso a Giulio Regeni, Giuseppe Uva, Federico Aldrovandi, Riccardo Magherini. Penso a tutte le grandi battaglie che abbiamo raggiunto in questa pagina Movimento contro ogni tortura e contro la violenza dello Stato. Tutte queste storie, tutte le persone dietro a queste storie ci testimoniano, con la loro morte che è una morte di Stato, che uno Stato di diritto senza diritto è una banda di predoni.
Per Stefano, per Giuseppe, per Marcello, per Giulio, per Riccardo e per tutti gli altri: approviamo il reato di tortura in Italia entro il 2016!
Ilaria


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