Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

TAORMINA E LA SICILIA, NON SI FERMA LA REVISIONE DELLA NASPI

La nuova normativa è penalizzante sindacati in audizione alla Camera
24/06/2016 - I nodi per i 300mila lavoratori stagionali del turismo penalizzati dalla riforma, la nuova normativa in vigore dal 01 gennaio 2016 penalizza fortemente i lavoratori stagionali del settore turismo. E’ quanto esposto dai sindacati di categoria il 16 giugno nel corso di un incontro richiesto e concesso dalla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati sollecitando una revisione delle modalità applicative del nuovo regime di assicurazione sociale per inoccupazione.
All’ incontro presso la Commissione Lavoro della Camera è stato presente il segretario regionale aggiunto della Fisascat Sicilia Pancrazio Di Leo - la Fisascat si è attivata da tempo a tutti i livelli per evidenziare il problema Naspi e pensionistico chiedendo di attuare i correttivi necessari per poter evitare un danno economico per i lavoratori stagionali e per l’economia locale delle zone turistiche.

I nodi per il sindacato riguardano in primis il dimezzamento della durata e del valore del sussidio della Naspi a cui sono esposti dal primo gennaio 2016 i lavoratori stagionali del settore turismo. Va salvaguardato il trattamento di integrazione salariale per l’anno 2016 e anni avvenire, la contraddizione legislativa che penalizza i 300 mila lavoratori stagionali del comparto cardine dell'economia italiana.

Al Parlamento chiediamo di rendere strutturale l’intervento di sostegno al reddito Naspi per i lavoratori stagionali del settore turistico pilastri portanti del nostro Pil, con il superamento definitivo della riduzione del 50% della durata e del valore sussidio Naspi con l'effettiva corrispondenza, ai fini del calcolo della prestazione, delle settimane di lavoro prestato – ha dichiarato il segretario generale della Fisascat Pierangelo Raineri.
Per la Fisascat, è necessario affrontare anche le criticità connesse all'applicazione della Naspi e prevedere nuove misure finalizzate a garantire la copertura pensionistica.
Al legislatore – ha sottolineato Raineri - chiediamo di adoperarsi affinché ad ogni settimana di lavoro prestato dai lavoratori stagionali corrisponda il riconoscimento di una settimana di integrazione salariale e di contribuzione previdenziale, altrimenti il rischio reale è che centinaia di migliaia di lavoratori non raggiungeranno mai i requisiti per l’accesso alla pensione”.

È diventata un’esigenza imprescindibile - sostiene Pancrazio Di Leo - rilanciare la necessità di convocare al più presto un tavolo tecnico che coinvolga tutte le associazioni datoriali, dei lavoratori, dei comuni e degli enti interessati, per attivare tutte quelle azioni sinergiche e necessarie a realizzare iniziative che possano rilanciare il settore del turismo e destagionalizzare l’offerta turistica in quei comuni siciliani dove ciò è fattibile e non gravare su ulteriori costi aggiuntivi della Naspi, offrendo ove fattibile più opportunità lavorative e meno precariato.
Non dimentichiamo che i lavoratori aspirano ad un occupazione più lunga, non ad “una stagionalità” ridotta con contratti a termine di due, tre mesi o quattro mesi e successivamente rinnovati mensilmente più volte? ciò a fronte di una stagione che precedentemente alla riforma sulla contrattazione a termine prevedeva contratti di 6 o 7 mesi ed anche oltre".


La Sicilia è la prima Regione ad aver approvato un odg. sulla questione della Naspi ed è un importante risultato per i lavoratori – ha commentato la segretaria generale della Fisascat Sicilia Mima Calabro – e arriva a seguito delle importanti manifestazioni che abbiamo effettuato sul territorio del comprensorio di Taormina ed in tutto il territorio siciliano. Abbiamo centrato l’obiettivo di far deliberare all’Assemblea Regionale un atto espressamente finalizzato ad impegnare il Governo nazionale sulla necessaria rivisitazione della Naspi.
La Fisascat ha sempre ribadito, che la priorità rimane non l’indennità di disoccupazione ma l’implementazione delle opportunità di lavoro e l’estensione della durata dei contratti per i lavoratori.

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