Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

TERREMOTO GEOLOGI: “PARADOSSALE AFFERMARE CHE GLI STUDI SONO SOLO SERVITI A FARE “LA FORTUNA DI STUDI D’INGEGNERIA E DI GEOLOGIA””

In riferimento all’articolo pubblicato su Repubblica il 31.08.2016 intitolato “Lo spreco delle mappe”, riteniamo doveroso precisare quanto segue:
31/08/2016 - Dopo il terremoto dell’Aquila del 2009 è stato avviato un piano nazionale per la prevenzione sismica della durata di 7 anni, art. 11 del DL n. 39/2009 (convertito con la legge n. 77/2009), che comprendeva tra l’altro, gli studi di microzonazione sismica finalizzati alla definizione delle aree soggette ad amplificazione dello scuotimento sismico o deformazioni permanenti del suolo in caso di terremoto.
Tali strumenti rappresentano uno strumento indispensabile per la prevenzione del rischio sismico, in quanto forniscono informazioni utili per la pianificazione, il governo del territorio, la progettazione, la gestione dell’emergenza e la ricostruzione post evento sismico.
Appare, quindi, non solo disinformante e fuorviante definire “inutili” le mappe che scaturiscono dagli studi di microzonazione sismica (come viene affermato nell’articolo sopracitato) ma anzi, risulta necessario, completare per tutto il territorio nazionale il livello 1 ed implementare con i successivi livelli di approfondimento e di dettaglio (livello 2 e 3).

Occorre, altresì, assicurare che tali studi, una volta validati, vengano recepiti dagli strumenti urbanistici e siano congruenti con i Piani di Protezione Civile, adeguatamente aggiornati ed accompagnati dall’analisi della Condizione Limite di Emergenza degli insediamenti urbani.
Appare assolutamente paradossale affermare che tali studi siano solo serviti a fare “la fortuna di studi d’ingegneria e di geologia”, quando si tratta di servizi tecnici professionali con competenze specialistiche che prevedono compensi modesti (nell’ordine di qualche migliaio di euro) in relazione all’utilità e alla responsabilità del professionista che li redige. Tali competenze vengono tra l’altro acquisite attraverso attività formative specifiche, organizzate dagli Ordini Professionali in collaborazione con Il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile.

Ciò appare ancora più paradossale quando si pensa che attualmente si registra un calo importante dei fatturati medi di ingegneri e geologi (ad es. i professionisti geologi italiani dichiarano mediamente un fatturato lordo di euro 20.000,00 annuo) e che tanti professionisti tecnici, dopo aver frequentato corsi abilitanti, sono impegnati, come è successo già per gli eventi sismici dell’Aquila e dell’Emilia Romagna, in una serie di attività di monitoraggio, a titolo volontario, sotto il coordinamento del DPCN, per la verifica strutturale degli edifici e della valutazione del rischio residuo indotto dall’evento sismico.

Commenti