Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

LAVINIA MARANO, INDAGATE 13 PERSONE TRA MEDICI E PERSONALE SANITARIO A MESSINA

Messina: continuano gli accertamenti dei carabinieri presso il Policlinico per il decesso di Lavinia Marano, indagate 13 persone tra medici e personale sanitario, tutti coloro che quel giorno hanno preso parte alle diverse fasi della vicenda, dal momento del parto a quello del decesso. L’incarico per l’autopsia verrà conferito venerdì mattina

29 settembre 2016 - E’ stato notificato oggi, da parte dei carabinieri della Stazione di Messina Gazzi, l’ultimo avviso di garanzia per il decesso di Lavinia MARANO, tragicamente scomparsa la mattina del 23 settembre 2016 presso il reparto di Terapia Intensiva Cardiovascolare a seguito di gravi complicanze sorte dopo il parto cesareo, effettuato nel tardo pomeriggio del giorno precedente.

La familiari della donna, assistiti dagli avvocati Nunzio Rosso e Giovanni Caroè, il giorno stesso in cui si è consumata la tragedia avevano presentato una formale denuncia ai carabinieri che, coordinati dal Sostituto Procuratore della Repubblica Rosanna Casabona, hanno immediatamente provveduto al sequestro della salma e di tutte le cartelle cliniche.

In tutto gli indagati sono 13, ovvero tutti coloro che quel giorno hanno, a vario titolo, preso parte alle diverse fasi della vicenda, dal momento del parto a quello del decesso, passando per i due interventi chirurgici eseguiti durante la notte: il primo per tamponare l’emorragia all’utero ed il secondo per l’asportazione di quello stesso organo. L’incarico per l’autopsia verrà conferito venerdì mattina ai medici legali Dott.ssa Elvira Ventura e Dott. Antonio Chiantera.

Intanto, continuano senza sosta le attività dei carabinieri, volte a raccogliere ogni altro possibile elemento che possa risultare utile a fare piena luce sulla vicenda. Ieri i militari sono tornati al Policlinico ed hanno escusso numerose persone, per ricostruire nei minimi dettagli cosa sia successo e cosa sia stato fatto quella notte. Ogni particolare è considerato estremamente importante, anche gli esatti orari in cui sono stati allertati i medici, prese le varie decisioni ed attuate le procedure sanitarie. Nella giornata di oggi, invece, i carabinieri hanno eseguito nuovi sopralluoghi presso la struttura e le varie sale del nosocomio di viale Gazzi, che sono state minuziosamente ispezionate alla ricerca di riscontri e nuovi spunti per corroborare la corposa documentazione già acquisita agli atti dell’indagine in corso.

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