Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

PONTE SULLO STRETTO: CAPITALEMESSINA DICE SÌ

"CapitaleMessina dice sì al Ponte, ma all'interno di un progetto complessivo di ammodernamento delle infrastrutture del Mezzogiorno". Documento a firma del portavoce Gianfranco Salmeri

Messina, 28/09/2016 - Sì al Ponte, ma purché sia inquadrato all'interno di un progetto complessivo di ammodernamento delle infrastrutture del Mezzogiorno. É cambiato finalmente il paradigma: non è il Ponte il baricentro del ragionamento, bensì rappresenta solo lo snodo funzionale rispetto ad un Progetto ritenuto da tutti necessario per lo sviluppo della nostra area, resa depressa da più di un secolo di politica priva di visione strategica per il rilancio economico e sociale del meridione.
Perché è chiaro a chiunque che il Ponte, se non associato allo sviluppo delle vie di comunicazione, prima tra tutte la ferrovia ad alta velocità, serve ben poco. Ma in realtà questo il Governo lo ha già chiarito parlando di corridoio "Napoli Palermo". E comunque, ribaltando i termini della questione, senza Ponte difficilmente si avrà l'alta velocità in Sicilia, come si è visto in questi decenni.

È arrivato il momento di scegliere, portando il dibattito al di fuori della polemica politica. Una classe dirigente degna di questo nome, si libera dai convincimenti e dalle inclinazioni personali, affidandosi a quella che Weber chiama "l'etica della responsabilità", cioè a dire: " qual'è la scelta utile per la maggior parte dei cittadini messinesi?" Noi oggi riteniamo, che in un momento di grave crisi economica, di ineluttabile declino della nostra città, il Ponte si debba fare. Ma non perché lo dice Renzi o per Pietro Salini di Impregilo, ma per il giovane disoccupato messinese, che potrebbe avere una possibilità di lavoro, grazie all'opera ed al potenziale sviluppo economico conseguente.
Dall'altro lato, e la Storia lo insegna, le civiltà tagliate fuori dalle principali vie di comunicazione sono destinate all'estinzione.

Come considerazione aggiuntiva crediamo che il progetto, completando il corridoio europeo "Berlino-Palermo", dovrebbe essere cofinanziato dalla Unione Europea. Essere parte dell'Europa deve significare, infatti, mettere tutti i cittadini europei nelle medesime condizioni di poter sviluppare le proprie potenzialità commerciali, attingendo anche a risorse economiche comuni se lo sviluppo di quel territorio è considerato strategico per la intera comunità. CapitaleMessina auspica che si apra, senza indugio, un dibattito nella società civile messinese, scevro da pregiudizi ed ideologismi, sui nuovi snodi infrastrutturali proposti dal Governo per lo sviluppo del meridione, e si avvii una costruttiva interlocuzione con lo Stato centrale per gli interessi vitali del nostro territorio.

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