Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

SCOPERTA UNA PIANTAGIONE DI MARIJUANA: È IL TERZO AMMINISTRATORE LOCALE TRATTO IN ARRESTO NEGLI ULTIMI 3 MESI

16/09/2016 - Nel tardo pomeriggio di ieri i Carabinieri della Compagnia di Milazzo hanno scoperto una piantagione di marijuana a Spadafora ed arrestato 2 persone insospettabili. Da giorni infatti i carabinieri delle Stazioni di Rometta Marea e Spadafora avevano intensificato i servizi antidroga sulla fascia tirrenica che da Messina conduce al centro di Milazzo, insospettiti dalla forte recrudescenza del fenomeno dello spaccio di stupefacenti che si era registrata negli ultimi mesi in quella zona della provincia, finalizzando i loro sospetti su uno stabile rurale in località Serra Puntale di Spadafora. Pertanto i militari dell’Arma hanno espletato per giorni una serie di appostamenti e di pedinamenti terminato nella giornata di ieri allorquando decidevano anche con l’ausilio di unità cinofile antidroga del Nucleo Cinofili Carabinieri di Catania di intervenire. Il blitz dei militari consentiva di sorprendere con le mani nella marmellata il giovane amministratore locale Ilacqua Giovanni, classe 91 originario di Spadafora, Consigliere comunale della locale Amministrazione, che avuta notizia dal sodale Lizzio Antonino, classe 67, dell’imminente controllo dei carabinieri si stava adoperando per far scomparire le piante di Marjuana. Di fatto la rapidità d’intervento dei militari ha spiazzato i due sodali, costretti ad accettare l’inaspettato controllo di polizia; alla loro presenza i militari hanno condotto le operazioni di perquisizione che si sono protratte per ore.

I militari hanno rinvenuto una vera e propria coltivazione di Marjuana indoor con lampade alogene e ventilatori per consentire la crescita delle piante di Marjuana e la successiva essicazione; una vera e propria catena di montaggio talmente ben organizzata che i due si erano premurati anche di abbattere i costi dell’energia elettrica, allacciandosi abusivamente ad un palo della rete elettrica pubblica. I militari hanno proceduto al sequestro dell’intera area dove sono state rinvenute circa 7 piante di marjuana alte 1 metro, altre due nella fase di essicazione e circa 60 grammi di sostanza stupefacente sempre del tipo Marjuana pronta per essere immessa nel mercato dello spaccio a dettaglio.
Quest’ultimo Consigliere arrestato a Spadafora rappresenta il terzo amministratore locale tratto in arresto negli ultimi tre mesi dai Carabinieri del Comando Provinciale di Messina. Ricordiamo infatti che nei mesi scorsi sono stati arrestati l’assessore all’Agricoltura del Comune di S. Teodoro e il Consigliere comunale del Comune di Terme Vigliatore.

La sostanza sarà inviato al RIS Carabinieri di Messina per gli accertamenti di laboratorio, mentre i due dovranno ora rispondere in sede di citazione diretta a giudizio dell’accusa di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, nonché furto aggravato di energia elettrica. Dopo le formalità di rito i due arrestati sono stati condotti presso i rispettivi domicili in attesa dell’udienza di convalida.

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