Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

RENZI, L'ASPETTAVAMO DA TEMPO, MA MEGLIO TARDI CHE MAI

"Lettera aperta di CapitaleMessina al Presidente del Consiglio: anche noi ci aspettiamo da Lei un sì"
Messina, 21 ottobre 2016 - Benvenuto a Presidente Renzi. L'aspettavamo da tempo, ma meglio tardi che mai. Sappiamo che Lei è qui anche per chiederci un sì, ed anche noi, sappia, ci aspettiamo da Lei un sì, un sì deciso allo sviluppo della nostra bistrattata terra. Un sì convinto alla prospettiva di colmare il divario socioeconomico tra nord e meridione d'Italia. Da Lei signor Presidente questo popolo vuole sentire parole di speranza, non promesse elettorali. E siamo certi che quelle parole Lei le pronuncerà iniziando a dire un sì concreto, per esempio, alla proroga dell'autonomia della nostra Autorità Portuale la quale non gestisce solo aree e impianti portuali come altrove, ma amministra per conto dello Stato alcune delle zone più pregiate della nostra città come la Fiera, la cortina del porto o la zona Falcata, il destino delle quali, è inaccettabile che venga deciso a Gioia Tauro.

E ci piacerebbe sentire un altro sì, altrettanto convinto e non di circostanza, ad un progetto di sviluppo delle infrastrutture dell'isola, localmente ed in collegamento col resto d'Italia, a partire da una rete ferroviaria veloce ed efficiente, progetto che deve prevedere necessariamente la costruzione del Ponte, potenziale volano di sviluppo per le nostre aree economicamente depresse.
Perché è evidente che il benessere di un territorio parte, innanzitutto, dalla presenza di vie di comunicazione moderne.
Queste sono alcune delle legittime istanze dei siciliani, disattese da decenni da una classe politica nord-centrica, alle quali speriamo che Lei signor Presidente possa dire un sì, seguito da fatti concreti.
Buon lavoro.

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