Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

SICILIA. PAGANO (LEGA): “RENZI MILLE GIORNI AL GOVENO, ZERO RISULTATI PER ISOLA”.

16/11/2016 - "Renzi viene in tour in Sicilia, non si sa a che titolo e con quali costi, cammina sul tappeto rosso, tra selfie e propaganda, fa annunci ai quali non crede più nessuno, continua a parlare al futuro ma dimentica un piccolo particolare: che è lui ad essere stato al governo negli ultimi mille giorni. Cosa ha fatto in tre anni, assieme al suo sodale Crocetta, per il Sud e la Sicilia? Zero. Come zero è la sua credibilità. Ci risparmi allora show e passerelle". Lo afferma il deputato della Lega dei Popoli-Noi con Salvini, Alessandro Pagano, responsabile Sicilia occidentale.

"Pensa di colmare questo vuoto con il G7 a Taormina, non rendendosi conto che la Sicilia ha un problema di assoluta urgenza legato al dissesto idrogeologico, con continui cedimenti, viadotti crollati, infrastrutture collassate. Tutte le strade dell'entroterra (sulle Madonie, nel nisseno, nell'ennese, agrigentino) sono state travolte dalle frane, anche le autostrade sono tutte flagellate da crolli e dissesti ma da anni non si pone un rimedio strutturale. Alcuni Ospedali - aggiunge Pagano - sopravvivono misteriosamente senza alcun merito (o forse per meriti clientelari) e altri, invece, meritori per la loro funzione sociale (da quello della aree montuose di Mussomeli al Centro trapianti Ismett) avrebbero meritato, queste si, una visita per valutare come migliorare queste strutture. L'agricoltura è in ginocchio per colpa delle importazioni senza regole da paesi concorrenti. La Sicilia ha tantissime opportunità e ci saremmo aspettati da Renzi attenzione almeno su questi temi, ma né lui e né l'assente Crocetta si sono confermati all'altezza di questa sfida".

“Con il decreto fiscale il governo Renzi ha preferito continuare a illudere e a prendere in giro gli italiani, elargendo 'mancette' fittizie e pensando così di 'comprarsi' il voto in vista del referendum. Anche per questo la Lega non vota la fiducia su un testo che, nel merito, ha creato tra l'altro numerosi pasticci come sulla norma dei minimi e sulla finta rottamazione di Equitalia". Così Alessandro Pagano, della Lega dei Popoli-Noi con Salvini, intervenuto in Aula sulle dichiarazioni di voto sulla fiducia.

"In linea con la strategia di Renzi – continua Pagano- questo decreto aumenta il gap tra ricchi e poveri, crea cittadini di serie A e serie B, genera sperequazione sociale. Basti pensare al business dei migranti, dei finti profughi e clandestini, alimentato sulla pelle delle fasce deboli degli italiani. Si continuano a dare soldi ai Comuni disposti ad accogliere altri immigrati che nell'80% dei casi si rivelano illegali, e basta vedere cosa sta accadendo a Milano – aggiunge Pagano - per capire quali sono i risultati e il pericolo di fare dell'Italia la banlieue d'Europa. Oppure basta ricordare il pasticcio sulle pensioni e sulle banche salvate con i soldi dei risparmiatori. Per tutti questi motivi, uniti ai fallimenti di questi anni che hanno aumentato la povertà tra gli italiani, riteniamo che il Governo non meriti non solo la fiducia del Parlamento ma neppure quella del Paese. Il 4 dicembre sarà l'occasione per farlo capire a Renzi".

Commenti