Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

103ª GIORNATAMONDIALE DELMIGRANTE E DEL RIFUGIATO A MESSINA

“Migranti minorenni, vulnerabili e senza voce”, domenica 15 gennaio 2017 ore 18.00. Parrocchia “S. Nicolò all’Arcivescovado” - Messina

12/01/2017 - Domenica 15 gennaio, alle ore 18.00, nella parrocchia di “S. Nicolò all’Arcivescovado” (viale S. Martino, 89 - Messina), l’Arcivescovo Mons. Giovanni ACCOLLA presiederà la Celebrazione Eucaristica in occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, coordinata dall’Ufficio diocesano Migrantes.
La Giornata ha come tema: “Migranti minorenni, vulnerabili e senza voce”. Papa
Francesco, nel suo Messaggio, parte da un’analisi del fenomeno migratorio in cui
evidenzia che «non si tratta solo di persone in cerca di un lavoro dignitoso o di migliori condizioni di vita, ma anche di uomini e donne, anziani e bambini che sono costretti ad abbandonare le loro case con la speranza di salvarsi e di trovare altrove pace e sicurezza». A pagare i costi gravosi dell’emigrazione, «provocata quasi sempre dalla violenza, dalla miseria e dalle condizioni ambientali», a cui si associa «la globalizzazione nei suoi aspetti negativi», sono proprio i minori. È su di loro, in particolare quelli soli, che il Santo Padre vuole richiamare l’attenzione perché «tre volte indifesi»: in quanto minori, stranieri, inermi, quando «sono forzati a vivere lontani dalla loro terra d’origine e separati dagli affetti familiari». Da qui la sollecitazione a prendersi cura di loro.

Il nostro Paese, approdo per tanti migranti forzati, ha visto nel 2016 raddoppiare il numero
di arrivi di “minori stranieri non accompagnati” rispetto all’anno precedente: i dati
ministeriali ne censiscono 25.772. Purtroppo, quello che dobbiamo registrare è un sistema
di accoglienza ancora inadeguato e che non tutela la vulnerabilità di questi ragazzi e, come
evidenzia Papa Francesco, c’è il rischio che molti di loro finiscano «facilmente nei livelli
più bassi del degrado umano, dove illegalità e violenza bruciano in una fiammata il futuro
di troppi innocenti, mentre la rete dell’abuso dei minori è dura da spezzare».
La celebrazione diocesana della Giornata vorrà essere un momento di preghiera,
riflessione e sensibilizzazione sul fenomeno delle migrazioni, per un rinnovato impegno
sul versante dell’accoglienza e dell’integrazione.

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