Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

MEUCCI MENDICANTE A TINDARI: MÒLLICA INCONTRA GLI STUDENTI DI CAPO D’ORLANDO

Incontro con l'autore M. Mòllica "Meucci il figlio del.… telefono mendicante a Tindari".
Sarà presentato agli studenti di Capo d’Orlando il volume di Mimmo Mòllica sulla vita
del figlio dell’inventore del telefono vissuto e morto a Tindari: mercodelì 1 e venerdì 3
febbraio presso l’Istituto di Istruzione superiore Lucio Piccolo

Capo d’Orlando (Me), 30/01/2017 - Sarà presentato agli studenti di Capo d’Orlando “Meucci il figlio del… telefono mendicante a Tindari” di Mimmo Mòllica, il volume che racconta la triste vicenda di Carlo Meucci, figlio dell’inventore del telefono, vissuto miseramente a Tindari, in provincia di Messina, e tumulato nel cimitero di Patti nel giugno 1966. La complicata vicenda, ricostruita e raccontata da Mimmo Mòllica, propone l’attualissima questione dell’identità dei migranti e dei naufraghi, ai quali spetta l’arduo compito di ricostruire la propria identità personale e burocratica. Il libro di Mòllica muove i suoi passi da un gesto di umana pietà e si prefigge di strappare all’oblio della invisibilità un essere umano, peraltro discendente da una eccellenza italiana – Antonio Meucci, inventore del telefono – di cui andare fieri.

La presentazione è in programma
• mercodelì 1 febbraio presso l’Istituto di Istruzione superiore ‘Lucio Piccolo’ di Capo d’Orlando per le classi del liceo scientifico, classico, linguistico e sportivo;
• venerdì 3 febbraio per le classi del Liceo Artistico, agrario-ambientale e odontotecnico.

Carlo Meucci fu migrante, naufrago (come il padre emigrato a New York) e ‘figlio scomodo’, in un momento della storia dell’umanità, come oggi, fortemente segnato dalle migrazioni, in cui “quella dell’identità non è una questione di secondaria importanza”, al di là del diritto all’identità stessa. Ma ci sono di mezzo tante peripezie, le difficoltà dei tempi, l’emigrazione, il naufragio mentre Carlo tornava in Italia dall’America, dove era andato a cercare il padre, scoprendo che era già morto, così come la madre.

Carlo Meucci stabilì la sua residenza in Sicilia, tra Mazara del Vallo, Marsala, Barcellona Pozzo di Gotto, Sant’Agata Militello e Tindari. E sarà in questi Comuni che l’identità del ‘migrante naufrago’ Carlo Meucci verrà trascritta e certificata.

Commenti