Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

PALERMO, NOTABILI E PROFESSIONISTI IN UN GIRO DI DROGA E COCAINA

Disarticolata un'organizzazione criminale che effettuava consegne di cocaina a domicilio a professionisti palermitani. 16 ordinanze cautelari a Palermo. Due gruppi criminali si rifornivano di stupefacenti, provenienti dalla Campania e dalla Calabria. La droga era destinata a insospettabili e liberi professionisti: telefonate pure da telefoni intestati alla Corte dei Conti e alla Regione Siciliana. Mafiosi riconducibili al mandamento mafioso di "Porta Nuova": Cosa Nostra palermitana in affari con la camorra napoletana.

22/02/2017 - 16 le persone coinvolte nell’indagine. Agli arresti domiciliari Giuseppe Cutino, 31 anni, e Antonio Napolitano, 25 anni. Giuseppe Rosciglione, 37 anni, pasticciere, accusato di avere acquistato 200 grammi di cocaina al prezzo per 10.000 euro. Francesco Ferrante, 57 anni, Gaetano Rubino, 37 anni, e Cristian Gambino, calabrese: avrebbe trasportato a Palermo 2,5 kg. di cocaina, per l’ammontare di 11.0000 dosi. I grossisti napoletani Ciro Spasiano e Dario De Felice.

Consegne a domicilio di droga a qualunque ora del giorno e della notte per vip e diversi professionisti della Palermo “bene”.

La Squadra mobile di Palermo ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 16 persone di cui 13 sono state arrestate questa mattina, mentre tre risultano ancora ricercate, appartenenti a due gruppi criminali specializzati nel traffico di droga.

Il primo gruppo criminale, in costante contatto con la Campania, al suo interno annoverava importanti esponenti mafiosi riconducibili allo storico mandamento mafioso di “Porta Nuova” e costituisce la riprova di come Cosa Nostra palermitana, attraverso la droga, sia ancora oggi in affari con la camorra napoletana.

Il filone investigativo sul secondo gruppo criminale invece, trae origine dal sequestro di un’importante somma di denaro avvenuta nel 2014 che ha portato a un’altra rotta della droga, quella collegata alla malavita calabrese.

Dalle indagini è emerso che il giro d'affari dei trafficanti era molto alto e che tra i clienti, c'erano anche molte donne.

Complessivamente, nell’ambito dell’indagine, nell’arco del 2014 e del 2015, gli agenti hanno effettuato diversi arresti e sequestrato un carico di oltre 70 chili di hashish, 7,5 chili di cocaina, 14 chili di marjuana, 1,5 chili di eroina e, circa, 100 mila euro in contanti.


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Con l’operazione “H 24”, in corso dalle prime ore dell’alba, la Polizia di Stato, in esecuzione di Ordinanza emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari presso di Tribunale di Palermo dr. NICASTRO, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica dr. AGNELLO, ha tratto in arresto, sottoponendoli al regime della custodia cautelare in carcere, i componenti di un sodalizio criminale responsabile di numerose condotte di cessione di cocaina. L’attività d’indagine condotta dalla Sezione “Antidroga” della Squadra Mobile palermitana , ha consentito di delineare l’operatività di ben 2 gruppi distinti, dediti allo smercio di cocaina, che, attraverso alcune utenze cellulari dedicate agli acquirenti e sempre accese, fornivano un servizio di consegne a domicilio dello stupefacente attivo “H/24” che riguardava per lo più professionisti della cd. “Palermo bene”.

I componenti dei due gruppi, ciascuno all’interno del singolo sodalizio, si alternavano nell’espletamento di veri e propri “turni di lavoro”, scanditi dal passaggio di un cellulare “di servizio” sul quale convergevano telefonate finalizzate alla compravendita di cocaina. Da vertigine i numeri emersi, nell’arco di due mesi di indagine: oltre 35ooo chiamate inerenti lo spaccio e circa 700 potenziali clienti contattati. L’analitico calcolo della cocaina smerciata da entrambi i gruppi, sulla base del numero medio di consegne giornaliere, calcolato al minimo assoluto in circa 60 gr. al giorno, raddoppiato nei week-end, lascia raggiungere complessivamente i quantitativi di nr. 2 chili di cocaina smerciata che ha mosso un ingente volume d’affari, pari a circa 300.000,00 euro.


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