Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

ENRICO GUARNERI ACCLAMATO AL TEATRO DEL MELA

Uno spettacolo da ricordare, quello andato in scena l’8 marzo al Teatro del Mela, grazie all’eccezionale performance di Enrico Guarneri, che ha entusiasmato il pubblico con “La scuola delle mogli” di Molière, per la regia di Guglielmo Ferro.

Messina, 09/03/2017 – Interessante la riscrittura del testo che rispetta la struttura dell’originale e nel contempo lo reinterpreta con i vivaci colori del vernacolo siciliano, consegnandoci uno spettacolo brioso e divertente, di cui protagonista indiscusso è il catanese Guarneri. Per chi non aveva ancora avuto modo di apprezzarne le doti, l’attore siciliano è stato certamente una sorpresa; per gli altri la conferma di una magistrale capacità interpretativa ed un’arguta comicità a tutto tondo.
Padrone della scena con maestria e naturalezza, Guarneri interpreta Arnolfo, spaccone misogino che, credendo di poter allevare “la moglie perfetta”, fa crescere la sua Agnese rinchiusa in casa e la educa ai doveri della “buona sposa”.

Tutto procede finché non sopraggiunge la gelosia, che dà anche il via alla trama della commedia: complici i due servi traditori, la fanciulla incontra Orazio, il ragazzo che le farà conoscere l’amore. Iniziano così i fraintendimenti, le scene comiche e gli estenuanti ma inutili sforzi di Arnolfo di allontanare i due e portare a compimento il suo progetto.
La vivace trama consente a Guarneri e alla sua compagnia di divertire il pubblico: e più si scatena la gelosia di Arnolfo, più si ride con le deliziose scenette da lui imbastite!
Un altro spettacolo di successo per il Teatro del Mela, il cui prossimo appuntamento è il 21 Marzo con “Minchia Signor Tenente” scritto da Antonio Grosso e diretto da Nicola Pistoia: una commedia in cui si parla di mafia in modo comico ed originale.

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