Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

“DECRETO SICUREZZA”: OCCUPAZIONE ABUSIVA DI IMMOBILI LIMITA I DIRITTI PROPRIETARI

E’ stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge di conversione del cosiddetto “decreto sicurezza”, che contiene una norma in materia di occupazioni abusive di immobili che limita fortemente i diritti proprietari.

22/04/2017 - Lo segnala Confedilizia, evidenziando che la previsione in questione (articolo 11) attribuisce ai Prefetti poteri di interdizione del tutto discrezionali in sede di applicazione dei provvedimenti dell’Autorità giudiziaria, consentendo loro di impartire “disposizioni per prevenire, in relazione al numero degli immobili da sgomberare, il pericolo di possibili turbative per l’ordine e la sicurezza pubblica".
L'impiego della Forza pubblica – indispensabile per l’esecuzione dei provvedimenti del Giudice – sarà concesso, a discrezione dei Prefetti, “secondo criteri di priorità che, ferma restando la tutela dei nuclei familiari in situazioni di disagio economico e sociale, tengono conto della situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica negli ambiti territoriali interessati, dei possibili rischi per l’incolumità e la salute pubblica, dei diritti dei soggetti proprietari degli immobili, nonché dei livelli assistenziali che devono essere in ogni caso garantiti agli aventi diritto dalle regioni e dagli enti locali”.

Si dispone, in sostanza, che il diritto del proprietario dell’immobile, che è già stato valutato dal Giudice al momento dell’emanazione del provvedimento giudiziale, venga messo in discussione dal Prefetto, che lo valuterà insieme con una serie di elementi extragiuridici, di fatto con il potere di porlo in secondo piano, a vantaggio di altre esigenze discrezionalmente considerate.
Ma non finisce qui. Confedilizia evidenzia anche come l’eventuale annullamento, in sede di giurisdizione amministrativa, dell’atto del Prefetto, possa dar luogo, “salvi i casi di dolo o colpa grave, esclusivamente al risarcimento in forma specifica, consistente nell’obbligo per l’amministrazione di disporre gli interventi necessari ad assicurare la cessazione della situazione di occupazione arbitraria dell’immobile”.
In pratica, si riduce la responsabilità risarcitoria dell’Amministrazione nel caso in cui sia adottato illegittimamente il previsto provvedimento prefettizio, così venendosi a fissare un principio – quello dell’esclusione della responsabilità della P.A. per i danni che derivano da sue azioni prive di fondamento – che si pone in contrasto con i capisaldi del nostro ordinamento.

Infine, conclude Confedilizia, nel testo dell’articolo 11 è presente una previsione – che i gruppi di “occupanti professionali” stanno già rivendicando come una loro vittoria – che consente ai Sindaci di disporre deroghe alla norma, introdotta su iniziativa dell’allora Ministro Lupi, che vieta la fissazione della residenza e l’allaccio ai servizi pubblici in caso di occupazioni abusive (art. 5 decreto-legge 47 del 2014).
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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visti gli articoli 77 e 87 della Costituzione;
Ritenuta la straordinaria necessita' ed urgenza di introdurre
strumenti volti a rafforzare la sicurezza delle citta' e la
vivibilita' dei territori e di promuovere interventi volti al
mantenimento del decoro urbano;
Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella
riunione del 10 febbraio 2017;
Su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri e del
Ministro dell'interno, di concerto con i Ministri della giustizia e
per gli affari regionali;

Emana
il seguente decreto-legge:

Art. 1


Oggetto e definizione

1. La presente Sezione disciplina, anche in attuazione
dell'articolo 118, terzo comma, della Costituzione, modalita' e
strumenti di coordinamento tra Stato, Regioni e Province autonome di
Trento e Bolzano ed enti locali in materia di politiche pubbliche per
la promozione della sicurezza integrata.
2. Ai fini del presente decreto, si intende per sicurezza integrata
l'insieme degli interventi assicurati dallo Stato, dalle Regioni,
dalle Province autonome di Trento e Bolzano e dagli enti locali,
nonche' da altri soggetti istituzionali, al fine di concorrere,
ciascuno nell'ambito delle proprie competenze e responsabilita', alla
promozione e all'attuazione di un sistema unitario e integrato di
sicurezza per il benessere delle comunita' territoriali.


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