Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

NEBRODI. MARITO E PADRE VIOLENTO. SCATTA IL DIVIETO DI AVVICINAMENTO A MOGLIE E FIGLIA

Commissariato di P.S. di Patti. Gli stessi agenti del Commissariato sono intervenuti presso la guardia medica del piccolo paesino dove madre e figlia si erano rifugiate dopo essere state picchiate dal capofamiglia. L’episodio era solo l’ultimo di una serie. Soprusi e abusi erano ormai diventati la quotidianità. Negli anni la donna aveva taciuto condotte violente fisiche e psicologiche come l’essere costretta a privarsi delle chiavi di casa e dover cercare alloggio per la notte a seconda degli “umori” del coniuge. Anche i figli vivevano ormai in un clima di terrore

Patti (Me), 06/06/2017 - Non potrà rientrare in casa né tantomeno avvicinarsi a moglie e figlia. E’ quanto stabilito dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Patti a carico di un 44enne di un piccolo centro nebroideo. La misura è stata emessa grazie alle indagini effettuate dai poliziotti del Commissariato di P.S. di Patti. Il lavoro di ricostruzione dell’intera vicenda ha avuto inizio lo scorso maggio quando gli stessi agenti del Commissariato sono intervenuti presso la guardia medica del piccolo paesino dove madre e figlia si erano rifugiate dopo essere state picchiate dal capofamiglia. L’episodio era solo l’ultimo di una serie. Soprusi e abusi erano ormai diventati la quotidianità per la moglie dell’uomo, vittima di ripetute percosse e insulti umilianti.

Nel corso degli anni la donna aveva taciuto condotte violente fisiche e psicologiche come l’essere costretta a privarsi delle chiavi di casa e dover cercare alloggio per la notte a seconda degli “umori” del coniuge. Anche i figli vivevano ormai in un clima di terrore, costretti spesso ad intervenire per calmare il padre e risparmiare botte e insulti alla madre. Quando però l’uomo ha cominciato a vessare la figlia minorenne e a colpirla, la donna ha scelto di chiedere aiuto alla Polizia raccontando quanto patito.


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