Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

CAMERE COMMERCIO A RISCHIO DEFAULT, LA RIFORMA DELLA PA E I SUOI TAGLI RISCHIANO DI METTERLE IN GINOCCHIO

Camere Commercio a rischio default, c’è l’impegno del governo regionale Oggi l'incontro con Crocetta e Lo Bello sul sistema pensionistico degli enti

Palermo, 13 settembre 2017 – La riforma della pubblica amministrazione e suoi tagli rischiano di mettere in ginocchio le Camere di Commercio della Sicilia. A lanciare l’allarme sono i Presidenti degli enti camerali dell’Isola che oggi a Palermo hanno incontrato il Presidente della Regione, Rosario Crocetta, e l’Assessore Regionale alle Attività Produttive, Mariella Lo Bello. Nel corso dell’incontro si è discusso dell’urgenza di individuare soluzioni immediate alla questione relativa al sistema pensionistico dei dipendenti delle Camere di Commercio siciliane che determina un elevato appesantimento sulla voce del personale nei bilanci degli enti camerali, sia per quanto riguarda gli stipendi che le pensioni, creando un gap di competitività rispetto al sistema camerale italiano.

«Si tratta – dicono i Presidente delle Camere di Commercio – di un’anomalia normativa tutta siciliana e per questo abbiamo chiesto al Governo regionale di intervenire e trovare prontamente una soluzione che salvaguardi questi enti strategici per lo sviluppo economico e per il tessuto imprenditoriale locale. Il governo, dal canto suo, si è impegnato a risolvere la questione. Ci auguriamo che tutte le forze politiche scendano in campo per difendere la “Casa delle imprese” e per scongiurare il rischio default dell’intero sistema camerale isolano».


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