Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

CASO CANCELLERI-GIULIVI (M5S), L’ODG SICILIA: “INTOLLERABILE UN LINGUAGGIO CHE FA CONCESSIONI A VIOLENZE VERBALI”

Palermo, 20/09/2017 - «Lasciamo stare gli insulti, le invettive reiterate e ormai anche un po’ noiose, le frasi dispregiative soprattutto nei confronti dei colleghi precari, che rientrano purtroppo nello stile del personaggio Beppe Grillo e che qualificano lui e non i giornalisti che offende. Ciò che appare intollerabile, pur nel massimo rispetto per le iniziative e le opinioni espresse dal Movimento 5 Stelle, è l’evidente incapacità di rinunciare a un linguaggio che, anche non volendolo, fa concessioni a violenze verbali che possono essere interpretate come inviti al ricorso alle vie di fatto contro i cronisti».

Lo sostiene in una nota l’Ordine dei giornalisti di Sicilia, commentando quanto affermato ieri nel blog di Beppe Grillo, con riferimento alle notizie sulla decisione del tribunale di Palermo sul caso Cancelleri-Giulivi.
«Quando si afferma – prosegue la nota – che “l’atteggiamento di una certa stampa è deplorevole e violento” e che i giornalisti “usano le loro penne come dei manganelli e pretendono che i cittadini e il Movimento 5 Stelle, che è al loro fianco, se ne stiano fermi e immobili, senza batter ciglio”, si usano espressioni che strizzano l’occhio a comportamenti intolleranti e violenti.

Sostenere poi, in questo stesso contesto, che l’agenzia Ansa scriva deliberatamente, da Palermo, notizie false sul M5S, è parimenti falso e assume un sapore ancor più pericoloso: e noi ricordiamo ciò che accadde proprio nel capoluogo siciliano un anno fa, alla convention Italia a 5 Stelle, oggetto di denuncia da parte dell’Ordine professionale».

«Questa – conclude la nota – non è una difesa corporativa: sosteniamo anzi, in nome della libertà di pensiero e di opinione, che tutti, in primis gli organi di informazione, possano essere criticati, anche aspramente. Ma questo senza che mai si facciano riferimenti che potrebbero essere fraintesi da chi alla violenza è avvezzo».
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Basta disinformazione sul MoVimento 5 Stelle!

di MoVimento 5 Stelle

In questi giorni fiumi di inchiostro vengono sprecati sui giornali, nel misero tentativo di screditare il MoVimento 5 Stelle. Dalla Sicilia fino alle nostre votazioni per il candidato premier, l'atteggiamento di una certa stampa è deplorevole e violento. Usano le loro penne come dei manganelli e pretendono che i cittadini e il MoVimento 5 Stelle, che è al loro fianco, se ne stiano fermi e immobili, senza batter ciglio.

Noi respingiamo ogni forma di violenza, ma ci arroghiamo il diritto quantomeno di replicare da un blog all'ennesima notizia falsa riportata nel pomeriggio dall'agenzia Ansa. Secondo quella che viene considerata la prima agenzie di notizie in Italia, il MoVimento 5 Stelle non sarebbe obbligato a raccogliere le firme a supporto delle liste per le Regionali in Sicilia. A propria ragione, l'Ansa cita l'articolo 13 della legge numero 29 del 1951, ma commette - senza preoccuparsene nè verificare - un errore mastodontico dando una lettura della questione totalmente fuorviante. Il MoVimento 5 stelle infatti non ha mai detto di essere obbligato alla raccolta firme per la presentazione delle liste nei diversi collegi provinciali, bensì per la lista regionale, il cosiddetto listino del presidente, che, secondo quanto previsto invece all'articolo 14 bis delle legge 29 del 1951, articolo che l'Ansa però sembra ignorare, prescrive la raccolta da 1800 a 3600 firme anche per chi, come noi, ha rappresentanza parlamentare all'interno delle istituzioni.

Eccoli dunque, i "professionisti dell'informazione", titolari del sapere assoluto e mai pronti a chiedere scusa, anche quando commettono un errore che rischia di condizionare falsamente l'opinione pubblica. Siedono sempre su un gradino sopra agli altri, i finti miti dell'imparzialità. Che da quando siamo entrati in Parlamento fanno a corsa per inventarsi notizie a qualunque costo sulla pelle del Movimento 5 Stelle. Anche quando di notizia, come in questo caso, non c'è assolutamente traccia.

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