Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

ART IN LAW, PERSONALE DI GIUSEPPE LIVIO A CATANIA

Concluso con grande successo di pubblico il Vernissage “Art in Law – personale di Giuseppe Livio”

05/11/2017 - Si è concluso lo scorso venerdì 3 Novembre il vernissage di pittura Art in Law dell’artista Giuseppe Livio, all’interno dello Studio GED degli avvocati Delia Ginardi e Domenico Di Stefano, di Viale XX Settembre a Catania, e patrocinata dalla Fondazione Antonio Presti - Fiumara d’Arte. Questa volta, la scelta degli artisti, curata da Gianfranco Molino, è stata per Giuseppe Livio, artista catanese classe 1975, pittore attivo nel panorama artistico italiano, con un bagaglio di numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero. La personale di Giuseppe Livio, articolata per periodi, prova a far comprendere il fascino e l’importanza artistica dell’autore, i tratti spontanei tipici della sua arte capaci di cogliere gli aspetti curiosi della vita, la poetica della memoria, il grottesco, l’ironia.
 “Nelle opere esposte diverse per la tecnica” - commenta Gianfranco Molino curatore della mostra, - “è possibile ritrovare l’ansia, il turbamento, le emozioni e le speranze dell’artista. In questa disparata integrità, la mostra offre un’ampia visione del percorso artistico di Livio, una sorta di viaggio fantastico dove ognuno puó trovare una parte di sé rappresentato. Le opere esposte sono percorsi di vita, pensieri singolari, un cammino dicotomico che divide di netto la realtà in luce e ombra cancellandone la complessità e ogni sfumatura, facendo interpretare a chi li guarda, il senso sincero di verità. Le opere accolgono luoghi, memorie, figure, scene gioiose e a volte malinconiche, stati d’animo ed emozioni, immagini fantastiche, visioni dal significato antropico esaltate da forti pennellate che creano una fusione tra il pensiero creativo e il fruitore. L’artista ha saputo rappresentare una realtà intrisa di chimeriche e fiabesche situazioni, positive e poetiche, donando a tutto l’insieme un’aura di armoniosi respiri”.
Significativo il commento di Antonio Presti presente all’evento, sempre attento a sostenere giovani artisti di talento. “Il museo del III millennio” – sostiene l’artista-mecenate – “si è notevolmente allontanato dal concetto di un luogo destinato a pochi eletti. Gli spazi museali istituzionali sono ormai diventati dei luoghi di nicchia, freddi e asettici, senza storia, senza vita. L’alternativa sicuramente é lo spazio condiviso, che diventa luogo di relazioni, un luogo di fenomeni, di eventi e di esperienze. Oggi si ha l’esigenza di nuovi luoghi contemporanei dove l’arte possa dare la possibilitá di generare un’interazione con lo spazio che ci circonda, che ci parli quindi di emozioni, di cuore, ci dia ossigeno, ci nutra la nostra anima. L’esperienza dello studio GeD ne è un esempio, un luogo trasformato grazie all’arte, che perde il suoi connotati di un apparire razionale ed estetico di studio legale per diventare un’azione artistica che interviene sulla vita sociale che offre un concetto di arte e di bellezza che puó essere compreso e condiviso anche da chi non si sia mai confrontato con un catalogo d’arte”.
“Ho accolto con grande curiosità la proposta di realizzare una mostra dei miei lavori presso uno studio legale” - dichiara con entusiasmo Giuseppe Livio - “location insolita per questo tipo di evento, ma aperta a importanti sviluppi. Proprio l’interesse manifestatomi dal pubblico, anche di molti giovani, durante questa serata è il segno tangibile che l’opera d’arte può comunicare emozioni e suscitare domande di senso anche fuori dai luoghi tradizionalmente deputati alla sua fruizione. Questo fa ben sperare che si possa stimolare e costruire una sensibilità artistica che si muove su percorsi nuovi, che interroga la realtà circostante, che ricerca e fa emergere significati profondi anche lì dove essi non sono immediatamente percepibili. Non a caso si è scelto di esporre opere di genere e periodi diversi: sono volti amici, luoghi familiari, momenti di intensa passione e di pacata espressione. Sono, insomma, alcune delle sfaccettature della vita, ognuna delle quali occupa uno spazio, fisico ed emozionale, diverso. Sono sguardi che ingigantiscono i particolari o minimizzano l’evidenza; danno vita e corpo a fantasmi interiori; traducono, nella violenza del colore, la complessità dell’esistenza”.

La mostra sarà aperta sino al 31 Marzo 2018.
Studio GED Viale XX Settembre 45, Catania

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