Baarìa Film Festival, a Bagheria il primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”

BAARIA FILM FESTIVAL.  “La Sicilia e le altre isole”.  Dal 2 al 6 luglio 2025.  Tra gli ospiti i premi Oscar Giuseppe Tornatore e Danis Tanovic, gli attori Luigi Lo Cascio, Enrico Lo Verso e Alessio Vassallo, il regista e direttore della fotografia Daniele Ciprì e i registi Costanza Quatriglio, Luca Barbareschi e Aurelio Grimaldi.   23/06/2025 - Il  Baarìa Film Festival  (Bagheria, PA), primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”, ha annunciato il programma, tra opere inedite o poco note in Italia e il meglio tra le 1140 iscrizioni provenienti da tutto il mondo. In  Arcipelaghi , sezione competitiva di  lungometraggi,  figurano tre film che hanno rappresentato il loro paese agli Oscar 2025:  Old Fox  del regista taiwanese  Ya-chuan-Hsiao ,  romanzo di formazione ambientato nella Taiwan di fine anni Ottanta ,  Under the Volcano  del polacco  Damian Kocur , che segue le vicende di una fam...

MAFIA, LUMIA (PD): PROTOCOLLO ANTOCI, GRAVISSIME LE PAROLE DEL VICESINDACO DI MISTRETTA

Roma, 31 gennaio 2018 – “Trovo gravissime le considerazioni espresse pubblicamente dal vice sindaco del Comune di Mistretta sul Protocollo Antoci. Bisogna sempre stigmatizzare quegli interventi tesi a mettere in discussione provvedimenti antimafia efficaci, come quello promosso dal Presidente del Parco dei Nebrodi”. Così il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione parlamentare antimafia, commenta il discorso del vice sindaco di Mistretta, Vincenzo Oieni, tenuto nella sala consiliare del Comune di Nicosia il 29 gennaio scorso.

“Il Protocollo Antoci – aggiunge – è una risorsa per tutti gli allevatori e gli operatori onesti, che vogliono liberarsi realmente della presenza mafiosa. Uno strumento che ho voluto nel nuovo Codice antimafia approvato dal Parlamento nel settembre del 2017. Gli allevatori e gli operatori economici onesti, ripeto, non hanno nulla da temere perché non criminalizza e non crea ostacoli di nessun tipo”.

“La 'mafia dei terreni' – continua – è la principale piaga da combattere, perché non fatica e non suda, non lavora e non produce, ma specula e succhia il sangue all’economia sana, tagliando le gambe ai tanti giovani che vorrebbero lavorare nel settore dell’agricoltura”.

“La stessa presenza del reparto speciale dei Cacciatori dei Carabinieri – conclude – ci fa capire quanto le istituzioni, la magistratura e le forze dell’ordine siano impegnate per estirpare la malapianta mafiosa”.


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