Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

SGARBI SU INFERMIERI, DE LUCA (M5S): UNA BOUTADE SCONCERTANTE, CHIEDA SCUSA

Palermo 31 gennaio 2018 - “Provo sconcerto nell'apprendere le ultime farneticazioni che l'assessore regionale ai Beni culturali Vittorio Sgarbi, durante una nota trasmissione radiofonica, ha rivolto all'intera categoria degli infermieri utilizzata come termine di paragone per cercare di qualificare negativamente un avversario politico. Una boutade sconcertante, chieda scusa”. A dichiararlo è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle in merito alle dichiarazioni dall'assessore ai beni Culturali Vittorio Sgarbi che, in una trasmissione su radio 105, ha detto che "Di Maio al massimo può fare l’infermiere”.

“Da componente della Commissione Servizi sociali e sanitari dell’Assemblea regionale siciliana - sottolinea De Luca - nel porgere tutta la mia vicinanza e solidarietà alla categoria degli infermieri, non posso esimermi da brevi considerazioni. Non comprendo come Sgarbi possa rappresentare la cultura e l'identità siciliana dato che, evidentemente, non conosce il rispetto che il nostro popolo riserva a chi quotidianamente, con sacrificio e difficoltà, lavora per garantire cure e sollievo a chi soffre. Sgarbi, forse, non sa che quella dell'infermiere è una professione intellettuale sempre più specializzata che opera al servizio di ognuno di noi e che merita tutela e rispetto".

"Oggi è toccato agli infermieri - spiega il deputato M5S - usati come infelice termine di paragone per cercare di qualificare negativamente un avversario politico. Quando il signor Sgarbi va in ospedale, mi chiedo, chi lo assiste? Un critico d'arte o un infermiere? Perché non accoglie l'invito del presidente della Regione Nello Musumeci e cioè lavorare e tacere, dato che da quando è stato nominato assessore in Sicilia ha suggerito il trasloco dei nostri beni culturali – nel caso della Venere di Morgantina – e fatto esternazioni poco gradevoli qua e là. Sgarbi, mai cognome fu più azzeccato, parli meno e lavori di più nell'interesse dei siciliani oppure se non ha voglia si dimetta e lasci il posto libero a chi ha veramente voglia di fare crescere la nostra terra. Musumeci - conclude Antonio De Luca - ne prenda atto”.

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