Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

CATENO DE LUCA: “UN SISTEMA MALATO QUELLO DELLE PARTECIPATE REGIONALI”

"Qualche giorno fa, intervenendo in Commissione Bilancio all’ARS, ho chiesto al Ragioniere Generale della Regione come sia stato possibile redigere i bilanci se dal 2011 non si è dato seguito all’art. 14 della legge 10, quello che ha introdotto precisi criteri di trasparenza dei conti pubblici e che ha introdotto, grazie ad un Decreto del Presidente Raffaele Lombardo, un sistema di sanzioni per funzionari, amministratori e dirigenti inadempienti. Ho anche chiesto al Presidente Musumeci di controllare se fra le persone da lui nominate o che avrebbe intensione di nominare non vi siano appunto funzionari che hanno violato quella legge.”

Palermo, 8 febbraio 2018 – Lo dichiara Cateno De Luca che ha presentato una mozione sull’applicazione della finanziaria del 2010, che aveva introdotto un sistema molto preciso di controlli sugli enti partecipati e controllati dalla Regione ed allo stesso tempo prevedeva la sanzione della decadenza per i funzionari e dirigenti inadempienti, che non avrebbero potuto ricoprire incarichi analoghi per tre anni.
“Si trattava però evidentemente di una norma di “eccessiva” trasparenza e rigidità – afferma sarcasticamente De Luca – in un sistema malato come quelle delle partecipate regionali, tanto è vero che il duo Crocetta/Baccei, dopo averla disattesa, ne ha ottenuto la revoca con uno dei classici articoli in burocratese stretto, inserito a ferragosto dello scorso anno in finanziaria regionale.”

Il Parlamentare di Sicilia Vera preannuncia ora un mini disegno di legge per la reintroduzione di quel sistema di controlli e sanzioni e torna alla carica rispetto alle responsabilità della burocrazia regionale.
“Se è vero che in questo momento la legge non più vigente – afferma – lo era fino ad agosto dello scorso anno e quindi la domanda già posta al Ragioniere generale della Regione resta valida: come è stato possibile redigere dei bilanci privi di dati certi e trasparenti sullo stato economico-finanziario delle partecipate? Possiamo supporre che il duo Crocetta/Baccei abbia abbindolato una disattenta Assemblea Regionale con bilanci a dir poco fasulli e fantasiosi?”
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La norma cui fa riferimento l'on.le De Luca è l'art. 14 della l.r. 11 del 2010 (Governo Lombardo), abrogato con l'art. 11 della l.r. 16 del 2017 (Finanziaria di Ferragosto del Governo Crocetta).
La norma abrogata prevedeva norme per la "Pubblicità e trasparenza dell'azione amministrativa e dei conti pubblici", con l'obbligo per il Governo di relazionare all'ARS sullo stato economico-finanziario degli enti controllati e partecipati, ed inoltre prevedeva che i nominati da parte della Regione avessero "l'obbligo di presentare annualmente una relazione sull'attività svolta pena la decadenza".
Ad oggi non risulta che né il Governo Crocetta, né i nominati dal Governo Crocetta abbiamo mai adempiuto in cinque anni.

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