Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

ARMAO ALL’ARS: UNA VERA E PROPRIA CAPITOLAZIONE, PRESO ATTO DELLA MANCANZA DI UNA MAGGIORANZA

Palermo, 21 marzo 2018 - "L’intervento dell’Assessore Armao di poco fa in Aula è il segno di una vera e propria capitolazione: preso atto della mancanza di una maggioranza né politica né d’Aula per andare avanti con il disegno di legge stralcio del bilancio, si cerca di serrare le fila portando la discussione in fretta e furia verso la finanziaria e i documenti collegati."
Lo dichiara il deputaro regionale di Sicilia Vera Cateno De Luca commentando l'andamento dei lavori dell'Assemblea Regionale Siciliana.

"In questo momento - prosegue De Luca - abbiamo bloccato, con una serie di emendamenti mirati e qualificati, un vero e proprio assalto alla diligenza con ulteriori ed incontrollati costi per la Regione, ma quanto avviene in queste ore in Assemblea e più tardi in Aula credo segnerà il percorso politico di Musumeci e del suo Governo e forse dell’intera legislatura.
Il Presidente Musumeci può fare una scelta di rottura col passato, una scelta di trasparenza e legalità oppure può scegliere di proseguire sulla strada di Crocetta: assecondare una gestione opaca ed illegale della cosa pubblica, favorendo consorterie e coprendo l’illegalità.

Il report allegato alla proposta di bilancio consolidato che siamo chiamati a votare – e che stando così le cose non potrò votare – mostra chiaramente come i dati siano del tutto fasulli: ben 111 enti controllati e società partecipate, il cui bilancio complessivo è realisticamente di almeno un miliardo di euro l’anno, non hanno fornito alcun dato. Più che un bilancio “consolidato”, in questo caso si può solo parlare di un bilancio “dissestato”!"

De Luca lancia quindi una sfida a Musumeci: "mi aspetto di verificare - afferma - sulla base dei fatti concreti e del comportamento del suo Governo in Aula, quale sarà la scelta di Musumeci: o contro i siciliani e non avrà il mio voto o con i siciliani e avrà il mio sostegno."




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