Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

MESSINA: TENTANO DI RUBARE LE OFFERTE NELL DUOMO, 3 DENUNCIATI DAI CC

 Nella giornata di ieri i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Messina hanno denunciato, in stato di libertà, alla locale Procura della Repubblica tre uomini, due italiani T.F. di 54 anni e C.G. di 23 ed un romeno 52enne, L.O., poiché responsabili di tentato furto.
Messina, 10 marzo 2018 - I militari del Nucleo Radiomobile, impegnati nei servizi di controllo del territorio, notavano i tre sul sagrato del Duomo mentre si allontanavano, rapidamente e con un atteggiamento sospetto dalla chiesa. Insospettiti decidevano di procedere al loro controllo e, con l’ausilio di un'altra pattuglia, li bloccavano in una via adiacente. Le indagini immediatamente avviate, anche attraverso l’audizione di numerose persone presenti sulla piazza, consentivano di accertare come i tre, poco prima, avevano tentato di sdradicare e forzare la cassetta dell’offertorio all’interno della Cattedrale.
Quello sventato era solo l’ultimo tentativo della banda; si è, infatti, si è accertato che, anche nei giorni precedenti, i tre – alternandosi tra loro nel ruolo di palo, di appoggio e di scassinatore – si erano più volte introdotti all’interno della chiesa ed avevano provato ad impossessarsi delle offerte lasciate dai fedeli nelle cassette ed avevano scelto come momento per agire quello in cui il Gallo del campanile del Duomo canta, attirando l’attenzione di turisti e visitatori della cattedrale.




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