Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

VITTIME INNOCENTI DELLE MAFIE: ERAVAMO IN CENTOMILA…

A Foggia impegno contro le mafie. Oltre 40 mila persone sfilano per le strade di Foggia e circa un milione in tutta Italia ricordano le vittime innocenti delle mafie. Antoci (PD): ognuno faccia il proprio dovere.

Foggia, 21 marzo 2018 – Circa un milione di persone in oltre 4000 luoghi in tutta Italia, tra cui parrocchie, associazioni, scuole, università, carceri, uffici pubblici, stazioni ferroviarie, si sono fermate per la 23ma Giornata della Memoria e dell'Impegno nel ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Foggia, piazza principale della manifestazione, ha visto la partecipazione di oltre 40 mila persone che hanno sfilato sin dalle prime ore del mattino sotto la pioggia. “Qui oggi piove ma è comunque la primavera: ci sono migliaia e migliaia di giovani, adulti e associazioni che stanno camminando insieme – sono le prime parole di Luigi Ciotti mentre sfila per le strade di Foggia.

Il cambiamento ha bisogno di tutti. Lo chiediamo alla politica, alle istituzioni, ma dobbiamo chiederlo anche a noi stessi come cittadini. Oggi non è solo un evento, è un momento di riflessione, di incontro, è una memoria viva, fatta di impegno e di responsabilità. Il problema non sono le mafie ma siamo noi. Dobbiamo reagire, bisogna aver coraggio, il coraggio delle denunce. Non bisogna lasciare soli i familiari delle vittime ma non lasciare soli neanche chi denuncia. Ci vuole continuità, ci vuole speranza. E ci vuole collaborazione con le istituzioni".

E rivolgendosi direttamente ai mafiosi: "Vi aspetta il carcere o la morte; il dovervi nascondere. Perchè il bene vincerà sul male. Non ce la farete con le vostre bombe e le vostre auto bruciate. Vi prego cambiate vita, siamo disposti ad accogliere i vostri bimbi. Trovate questo coraggio: non è vita quella che fate. State uccidendo la vostra vita. Noi non ci ucciderete mai, perchè qui siamo vivi e la nostra è una memoria di persone che vogliono il cambiamento. Il problema più grave non è solo chi fa il male, ma chi lo lascia fare nell'indifferenza".

“Oggi a Foggia per dire no a tutte le mafie. Insieme e facendo ognuno la propria parte, rispettando le regole e compiendo il proprio dovere, ovunque ci si trovi ad operare”, così Giuseppe Antoci - Responsabile Legalità del Partito Democratico e vittima di un attentato mafioso nel maggio del 2016 - intervenuto oggi a Foggia alla giornata della memoria e del ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie.
“Eravamo migliaia oggi - continua Antoci - e siamo milioni nel Paese e milioni più dei mafiosi - dunque possiamo solo vincere”

Sono queste le dichiarazioni di Antoci che ha partecipato al corteo insieme al segretario del PD Maurzio Martina. Il corteo è poi arrivato a Piazza Cavour da dove la manifestazione si è conclusa con il discorso finale di Don Luigi Ciotti.

Alla manifestazione di Foggia erano presenti, tra gli altri, Il Presidente del Senato Pietro Grasso, Il Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Rosy Bindi, il Procuratore Nazionale Antimafia Cafiero De Raho, Il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e tante altre autorità civili, militari e religiose.
“Oggi sono stati letti i nomi di centinaia di vittime delle mafie. Dobbiamo andare avanti anche per loro, è quello che ci avrebbero chiesto ed è quello che ci chiedono. Dobbiamo continuare le loro battaglie” - conclude Antoci.

Commenti