Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

RSU POLICLINICO E ORDINE DEGLI INFERMIERI, FSI-USAE: "DUE POLTRONE PER UN ELETTO"

Scoppia il caso dell'incompatibilità, Calogero Coniglio rieletto nella lista Fsi-Usae denuncia la violazione dell’accordo Quadro del 07/07/98 sui doppi incarichi.

Catania, 14 maggio 2018 - Traballa già un posto nella neo eletta Rsu Rappresentanza Unitaria Sindacale del “Policlinico Vittorio Emanuele”. "L'eletto Giuseppe D’Angelo occupa due poltrone contemporaneamente quando non si potrebbe". È il caso denunciato da Calogero Coniglio, rieletto nella lista Fsi-Usae, scoppiato venerdì 10 maggio durante l’insediamento dell’assemblea Rsu.
Il ruolo di componente Rsu, infatti, non è compatibile con incarichi di organismi istituzionali. "La legge non consente questo doppio incarico e quindi D'Angelo dovrà scegliere quale dei due incarichi mantenere", precisa Coniglio.

L’accordo quadro “Costituzione Rsu comparti” del 07/07/1998, all’articolo 9, recita, testualmente, che: ”La carica di componente della Rsu è incompatibile con qualsiasi altra carica in organismi istituzionali o carica esecutiva in partiti e/o movimenti politici. Per altre incompatibilità valgono quelle previste dagli statuti delle rispettive organizzazioni sindacali. Il verificarsi in qualsiasi momento di situazioni di incompatibilità determina la decadenza della carica di componente della Rsu”.

Su un piano squisitamente amministrativo, una eventuale anomalia (sussistenza di incompatibilità) rischierebbe di paralizzare le attività dell’Ente dal momento in cui, qualunque deliberazione assunta con il voto anche di un solo membro recante carica incompatibile, sarebbe potenzialmente protesa a viziare la prodromica procedura decisionale, con la conseguenza di deliberare atti di natura illegittima, inefficaci, nulli che danneggerebbero i lavoratori dell’azienda stessa.

"Inoltre, deve essere chiaro che i componenti degli Ordini percepiscono indennità o compensi oltre che dei rimborsi. In sede di Assemblea Rsu, ho, pertanto, oculatamente, e tempestivamente, richiesto, agli eletti Rsu, di esprimere una chiara decisione optando, in un caso, per la rassegna delle dimissioni dalla carica di Consigliere dell’Ordine del Sig. D’Angelo - mantenendo, in tal guisa, la carica di rappresentante Rsu - nell’opposto caso, per il mantenimento della attuale carica di Consigliere dell’Ordine e rinuncia alla carica di Rsu, ed ho allegato il documento a verbale. Non è solo D’Angelo a essere un componente Rsu che ricopre anche la carica di componente dell’Ordine degli Infermieri in Italia", dichiara Coniglio.

"I nostri uffici legali hanno preparato un quesito che abbiamo inviato e sottoposto al Presidente dell'Anac Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone, al Ministero della Salute Beatrice Lorenzin, al Ministro della Funzione Pubblica Marianna Madia, al Presidente all’Aran Sergio Gasparrini, al Presidente dell’Ordine Nazionale degli Infermieri Barbara Mangiacavalli e al Presidente dell’Ordine provinciale degli Infermieri Carmelo Spica. Ciò allo scopo, da un lato, di scongiurare che dette anomalie possano inficiare la legittima iniziale operatività dell’Ente e, pertanto, dall’altro, di attivare adeguati e previsti meccanismi atti a rimuoverle repentinamente. Auspichiamo che il Presidente dell’Ordine nazionale delle professioni infermieristiche Barbara Mangiacavalli e l’assemblea della Rsu del “Policlinico Vittorio Emanuele” composta da 30 componenti, si esprimano celermente sulla questione".



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