Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

SCUOLA. MENO BOCCIATI A GIUGNO MA AUMENTANO I RIMANDATI A SETTEMBRE

Scuola, i dati degli scrutini: alla secondaria di II grado il 22,4% degli studenti deve recuperare almeno un’insufficienza. Nel I grado aumentano i promossi

Roma, 20 agosto 2018 - Meno bocciati agli scrutini di giugno nella scuola secondaria di II grado, ma aumentano studentesse e studenti che devono recuperare almeno una insufficienza per essere ammessi alla classe successiva. In crescita i promossi nel l primo ciclo. È la fotografia che emerge dalle rilevazioni sugli esiti degli scrutini finali delle scuole secondarie di I e II grado e degli Esami conclusivi del I ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2017/2018.

La secondaria di I grado
Promossi in aumento: gli ammessi alla classe successiva sono il 98,1%, contro il 97,7% del 2016/2017. A livello regionale, il tasso di ammissione alla classe successiva più elevato si registra in Basilicata (99,1%) e, a seguire, in Puglia e nel Molise(entrambe con il 98,7%). Aumentano anche gli ammessi all’Esame di Stato: negli scrutini di giugno sono stati il 98,4%, contro il 98% di un anno fa. In calo, invece, studentesse e studenti che hanno conseguito la licenza: sono il 99,5%quest’anno, contro il 99,8% del 2016-2017.

La secondaria di II grado
Nelle scuole secondarie di II grado il 7,1% delle studentesse e degli studenti dovrà ripetere l’anno scolastico. Una lieve flessione rispetto all’anno scolastico passato, il 2016/2017, quando i non ammessi alla classe successiva sono stati il 7,5%. Il calo è pressoché omogeneo tra tutti i percorsi di studio, anche se resta confermato il maggior picco di ripetenze negliIstituti professionali (con l’11,9% dei non ammessi) e negli Istituti tecnici (con il 9,5%). Il primo anno di corso è quello che sembra presentare le maggiori criticità con la percentuale più alta di non ammessi alla classe successiva (l’11,2%).

Gli scrutini di fine anno nella secondaria di II grado fanno emergere anche un incremento delle sospensioni di giudizio: alunne e alunni che devono recuperare almeno un’insufficienza sono il 22,4%, contro il 21,7% del 2016/2017. Sardegna e Lombardia, rispettivamente con il 28,6 e il 26,2% di studentesse e studenti con giudizio sospeso, sono le regioni con le percentuali più alte. Puglia e Calabria quelle con le più basse (con 16 e 16,8%). Negli Istituti tecnici la percentuale maggiore di alunne e alunni con insufficienze da recuperare (il 26,8), subito dietro gli Istituti professionali (con il 24%) e quindi i Licei (con il 19,2%).

Risultano al momento ammessi alle classi successive (in attesa delle verifiche finali per chi ha un giudizio sospeso) il 70,5% delle studentesse e degli studenti. Nei Licei il picco dei promossi, con il 76,7% del totale degli alunni. Una percentuale che è del 64,1% negli Istituti professionali e del 63,7 negli Istituti tecnici. Umbria (con il 78,2%), Calabria (con il 77,6%) e Puglia (77,3%) risultano essere le regioni con la più alta percentuale di alunni che hanno superato l’anno scolastico. Sardegna e Lombardia quelle con la più bassa.



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