Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

STUDENTI. PROTESTE IN SICILIA CONTRO UNA SCUOLA CHE NON PENSA AL FUTURO

19/09/2018 – La Rete degli Studenti Medi Sicilia stamattina ha organizzato Flashmob e proteste davanti alle scuole di tutta la regione per l’inizio dell’anno scolastico. Ancora una volta gli studenti manifestano la loro insoddisfazione nei confronti di una scuola che non li tutela, e che non garantisce un futuro.
"Siamo gli studenti che ogni mattina si svegliano alle 6 per andare a scuola, non abbiamo i soldi per permetterci il professore privato, facciamo un’alternanza che non c’entra niente con il nostro percorso scolastico e la facciamo senza tutele, siamo gli studenti a cui cadono in testa i calcinacci, quelli che pagano centinaia di euro per i libri scolastici, siamo quelli che non andranno all’università e che tornando a casa da scuola si ritrovano a dover già lavorare" dichiara Lucio Lombardo, Coordinatore Regionale della Rete degli Studenti Medi Sicilia.

"Nel resto del mondo l'istruzione è considerata una priorità, in Italia resta marginale e di poca importanza.
Noi siamo i giovani di oggi e ci avete ridotto così. Abbiamo bisogno di una Legge Regionale per il Diritto allo Studio, abbiamo bisogno di promesse mantenute, e non di un "governo del cambiamento" che poi non cambia nulla.
Chi ha paura di cambiare? Noi no." conclude Lombardo.
Chiediamo alle testate giornalistiche la massima diffusione, al fine di far valere i diritti e la voce degli studenti e delle studentesse fin troppo ignorati.



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