Cellulari a scuola, scoraggiarne l’uso in classe in tutte le scuole dell’Unione Europea

Cellulari a scuola, Valditara propone all’Ue il divieto in classe: “È giunto il momento di intervenire con decisione per tutelare il benessere e l’apprendimento dei nostri giovani” Bruxelles, 12 maggio 2025 - Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha presentato oggi, nel corso della riunione del Consiglio dell’Unione europea dedicata all’Istruzione, la proposta per una raccomandazione europea che scoraggi l’uso degli smartphone in classe in tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado dell’Unione.   “I risultati degli studi scientifici dimostrano che l’abuso di dispositivi mobili durante l’infanzia e la preadolescenza incide negativamente sullo sviluppo cognitivo, causando perdita di concentrazione e memoria, riduzione delle competenze linguistiche e del pensiero critico. Oltre al calo delle performance scolastiche, l’uso eccessivo degli smartphone in età precoce è riconosciuto come una delle principali cause di isolamento sociale. È giunto il mo...

NATALE IN SICILIA: UN CANTO DI VITA SEMPLICE ED AUTENTICA

Tra i canti della tradizione popolare siciliana ispirati al Natale ricordiamo «A la notti di Natali», portato alla conoscenza generale da Rosa Balisteri. Ne ritroviamo il testo in diverse raccolte e pubblicazioni, ma è forte ancora la ‘consegna’ orale del brano. La linea melodica è ispirata a «Tu scendi dalle stelle» composta da Alfonso Maria de' Liguori, nel 1754

17/12/2018 - Tra i canti della tradizione popolare siciliana ispirati al Natale e alla nascita del Bambino Gesù «A la notti di Natali», portato alla conoscenza generale da Rosa Balisteri, è tra i più godibili e giocosi. Il canto è di autore anonimo e perciò di dominio pubblico, ma è tratto dalle ricerche fatte mirabilmente sul campo da Giuseppe Pitrè, dal Salomone Marino, etc., e ne ritroviamo il testo in diverse raccolte e pubblicazioni, ma altrettanto forte è ancora la ‘consegna’ orale di questo e di altri brani sul Natale.

«A la notti di Natali» è sorretto da una linea melodica semplice e accattivante, ispirata a «Tu scendi dalle stelle», ovvero «A Gesù Bambino», canto natalizio composto da Alfonso Maria de' Liguori, nel 1754, e derivato dall'originale Quanno nascette Ninno, del quale spicca una splendida versione della Nuova Compagnia di Canto Popolare.
Tornando al testo de «A la notti di Natali», a parte l’esortazione rivolta ai pastori (susi pasturi, nun dormiri chiù) affinché accorrano alla grotta dov'è nato il Bambino Gesù (lu vidi ch’è natu ‘u Bambinu Gesù), spiccano attimi di vita semplice e autentica: «Aspettatemi un pochino, il tempo di andare al pagliaio (ricovero degli animali e attrezzi da lavoro); ho dimenticato la pollastrella e l’uccellino nel paniere, l’uva nella cesta da portare a Gesù Bambino).

C’è poi la strofa giocosa in cui il pastore o vendemmiatore viene appellato scherzosamente «Pipituni senza sali»: pipituni o pipittuni è il frutto del cedro, solitamente consumato per le feste sulle bancarelle o in gruppo sul lavoro «a stricasali», con un pizzico di sale. E dunque «Pipituni senza sali», scherzosamente detto (o meno) sta a significare che manca di sale, di poco sapore, insipido, scipito.
E poi, la strofa lascia intendere "il patto" (che ti faccio), di non mangiare l’uva durante la vendemmia (cû lu pattu câ ti fazzu / câ racina un ti n’ha mangiari).

Mimmo Mòllica


A LA NOTTI DI NATALI


A la notti di Natali
c’è ‘na festa principali,
câ nasciu lu Bambineddu
‘n menzu lu boi e l’asineddu.

E susi pasturi, nun dormiri cchiù,
lu vidi ch’è natu ‘u Bambinu Gesù.

Aspittatimi tanticchiedda
quantu arrivu a lu pagghiaru,
mi scurdai la puddastredda,
l’acidduzzu dintra ‘u panàru,
la racina dintra ‘u cufinu
pi’ purtarli a Gesù Bambinu.

E susi pasturi, nun dormiri cchiù,
lu vidi ch’è natu ‘u Bambinu Gesù.

Pipituni senza sali
ci ha’ vinìri a vinnignari,
cû lu pattu câ ti fazzu
câ racina 'un ti n’ha mangiari,
cû lu pattu câ ti fazzu
câ racina 'un ti n’ha mangiari.

E susi pasturi, nun dormiri cchiù,
lu vidi ch’è natu ‘u Bambinu Gesù.

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