Baarìa Film Festival, a Bagheria il primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”

BAARIA FILM FESTIVAL.  “La Sicilia e le altre isole”.  Dal 2 al 6 luglio 2025.  Tra gli ospiti i premi Oscar Giuseppe Tornatore e Danis Tanovic, gli attori Luigi Lo Cascio, Enrico Lo Verso e Alessio Vassallo, il regista e direttore della fotografia Daniele Ciprì e i registi Costanza Quatriglio, Luca Barbareschi e Aurelio Grimaldi.   23/06/2025 - Il  Baarìa Film Festival  (Bagheria, PA), primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”, ha annunciato il programma, tra opere inedite o poco note in Italia e il meglio tra le 1140 iscrizioni provenienti da tutto il mondo. In  Arcipelaghi , sezione competitiva di  lungometraggi,  figurano tre film che hanno rappresentato il loro paese agli Oscar 2025:  Old Fox  del regista taiwanese  Ya-chuan-Hsiao ,  romanzo di formazione ambientato nella Taiwan di fine anni Ottanta ,  Under the Volcano  del polacco  Damian Kocur , che segue le vicende di una fam...

ORAZIO STRANO DAL NASTRO MAGNETICO ALLE BANCARELLE DI TUTTA LA SICILIA

31/12/2018 - Orazio Strano è "l’arte del cantastorie". Nato a Riposto, in provincia di Catania, il 19 settembre 1904, Orazio Strano è stato e rimane il caposcuola dei cantastorie della Sicilia, sicuramente il più famoso assieme a Ciccio Busacca. Girava la Sicilia con il suo cartellone e la chitarra che lo resero leggendario. La sua voce, ricca di pathos, era inconfondibile, bella e assai gradevole. Nonostante fosse costretto in carrozzina, Orazio Strano, si spostava di città in paese per portare le sue storie nelle piazze della Sicilia, dove era atteso come una star, esibendosi seduto sulla sua carrozzella, inseparabile come la sua chitarra.
Orazio Strano fu eletto “Trovatore d’Italia” alle Sagre dei Cantastorie del 1960 e del 1962, organizzate dall'Associazione Italiana Cantastorie Ambulanti (AICA). La storia di Salvatore Giuliano era sicuramente la ballata più conosciuta e richiesta del suo repertorio, il suo cavallo di battaglia, un’opera d’arte tutt’oggi inimitata e struggente, il cui testo appartiene al grande poeta dialettale Turiddu Bella.
Orazio Strano eseguì la ballata per la prima volta a Montelepre, in provincia di Palermo, quando il bandito Salvatore Giuliano era ancora in vita, prima che venisse assassinato. Prima però pregò il cantastorie Giacomo Saso di Trabia (Pa) di parlare con il padre di Salvatore Giuliano, perché gli accordasse il permesso di cantarla. E lo ottenne. Il padre di Giuliano si dimostrò compiaciuto e onorato per tale delicato comportamento, ma pure per la fama che una simile ballata conferiva al figlio, al punto che volle farlo esibire proprio sotto casa, nel tratto di strada antistante l’abitazione del bandito, suo figlio.

Il repertorio di Orazio Strano era – tuttavia – ben più vasto e ricco di argomenti e vicende che spaziavano da fatti di cronaca realmente accaduti a macchiette e ballate di sapore ironico, erotico, umoristico. Ancora oggi è possibile trovare le ballate del cantastorie Strano incise su nastro magnetico (musicassette) o cd, sulle bancarelle di tutta la Sicilia. Tra le ballate più celebri e conosciute ricordiamo Turi Giulianu di Montelepri, La vita di John F. Kennedy, Lu miraculu di S. Alfio, Peppi Musulinu Re di L'Asprumunti, La Sicilia di Orazio Strano e Prucessu a porti chiusi.

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