Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

COMUNI & POVERTÀ: L’ITALIA AGLI ULTIMI POSTI DELL’UE PER IL CONTRASTO ALLA POVERTÀ

03/01/2019 – In lieve aumento le risorse per il contrasto a povertà e disagio adulti. Le risorse dedicate all’area povertà e disagio adulti sono sempre risultate una componente minoritaria rispetto al totale della spesa, di cui rappresentano il 7,6% nel 2016. L’Italia, del resto, si colloca agli ultimi posti fra i paesi dell’Unione europea per le risorse destinate alle politiche di inclusione, per le misure di sostegno al reddito e per il contrasto alla povertà. Negli anni successivi al 2009, nonostante le difficoltà economiche nella popolazione, le risorse impegnate per quest’area di utenza diminuiscono, seguendo lo stesso andamento osservato per il totale della spesa sociale dei Comuni.

Dal 2015 si rileva una lieve ripresa, ma nel periodo 2009-2016 la spesa dei Comuni per la povertà è in calo del 9% a livello nazionale. Le riduzioni di spesa si concentrano principalmente nelle regioni del Centro-sud e in Sicilia (sebbene la ripartizione delle Isole sia controbilanciata dall’aumento di spesa in Sardegna). Le variazioni di segno positivo si rilevano principalmente al Nord-est, che nel suo insieme mostra un incremento del 32%. Per gran parte del territorio, quindi, non si riscontra una funzione di compensazione da parte dei sistemi di welfare locali per contenere l’impatto della crisi sulle famiglie, probabilmente a causa della limitatezza delle risorse disponibili.

Quasi la metà della spesa per la povertà e il disagio adulti riguarda i trasferimenti in denaro verso le famiglie: i più importanti sono i contributi economici per l’alloggio e quelli a integrazione del reddito familiare, che hanno importi medi di circa 796 e 920 euro annui per utente. Tali contributi sono in realtà misure trasversali alle aree di utenza, infatti vengono rilevati con riferimento a tutte le tipologie di beneficiari. Per avere un quadro più completo di tali tipologie di intervento si considerano di seguito tutte le tipologie di beneficiari

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