Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

PESCA DEL PESCESPADA DELLO STRETTO PATRIMONIO DELL’UNESCO

“A proposito del programma Rai sullo Stretto di Messina. Riqualificare e promuovere turisticamente Torre Faro attraverso la pedonalizzazione e la valorizzazione della pesca del pesce spada”. Documento di CapitaleMessina a firma di Gianfranco Salmeri

Messina, 7 gennaio 2019 - Prendiamo spunto dalla trasmissione televisiva di Rai Storia sullo Stretto di Messina, ma anche dall’interrogazione dei consiglieri comunali di Sicilia Futura al Sindaco De Luca, sulla pianificazione della viabilità estiva di Torre Faro, per ribadire la nostra posizione sul destino di questo splendido borgo marinaro. Torre Faro, magico luogo di incontro tra due mari, ha tutte le caratteristiche per diventare un’oasi turistica d’eccellenza. Ma a tale scopo è indispensabile una riqualificazione che passi attraverso alcune fondamentali azioni amministrative, che promuovano ordine nell’uso del litorale, qualità dell’architettura e piano del colore, ma soprattutto forte limitazione al traffico automobilistico.
Noi siamo convinti, infatti, che la prima iniziativa utile per la valorizzazione e lo sviluppo del borgo, sia la sua pedonalizzazione. Basterebbe solo liberare Torre Faro dal traffico automobilistico, per innescare un meccanismo virtuoso e spontaneo di miglioramento della qualità della vita degli abitanti e di sviluppo economico legato al turismo.

Realizzando i necessari parcheggi all’esterno, lo si dovrà pedonalizzare ampiamente e permanentemente, con l’organizzazione di un sistema di trasporto pubblico interno totalmente gratuito ed ecosostenibile, mediante veicoli di tipo elettrico.
Certo, bisognerà prevedere delle deroghe per i residenti, c’è la problematica delle “vie di fuga”, ma le soluzioni si trovano, come d’altro avviene dovunque; non bisogna arrendersi alla resistenza al cambiamento.

Solo trasformando e riqualificando l’esistente, agevolando gli investimenti privati, pedonalizzando le aree paesaggisticamente strategiche, sarà possibile dare a Torre Faro il ruolo che merita nei circuiti turistici internazionali.
E non solo, nell’ambito di un progetto di rilancio dell’identità territoriale, riteniamo indispensabile implementare un progetto per la valorizzazione dell’attività più tradizionale dei nostri villaggi rivieraschi: la pesca del pesce spada, unica nel suo genere.
Il primo passo per farla conoscere a livello internazionale consiste nell’inserimento nel Registro Identitario della Pesca del Mediterraneo e dei Borghi Marinari, istituito dalla Regione Siciliana.

Quindi andrebbe inserita tale pratica nel Registro delle Identità Immateriali “REI”, secondo la Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale.
Inoltre si dovranno prevedere servizi e attività relative alla pesca, facendo diventare Torre Faro, ma anche Ganzirri, i luoghi del sapere, della storia di questa pesca unica al mondo e della sua sostenibilità ambientale, la storia della Feluca.
Con l’obiettivo finale di far diventare la pesca del pescespada dello Stretto Patrimonio dell’UNESCO

Commenti