Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

SCALDINO», UN "PRETE" INFILATO SOTTO LE LENZUOLA, IL POTERE DEL FUOCO

12/01/2019 - Fino ad alcuni decenni nelle case di campagna fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente. […] Per togliere il gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio!

C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salire con la candela o la lumiera, per scale fredde e buie....le ombre danzavano minacciose lungo le pareti! Questo scaldino è in formato ridotto: è lungo solo 20 cm. Nel museo è ricostruita tutta intera la cameretta della bambola. Un bel modo per confrontarsi con giocattoli nelle diverse epoche!

Più del calore che scalda i piedi e le mani nelle notti d’inverno, è il calore del cuore e dell’anima a rendere l’uomo felice, sereno, innamorato. Così uno scaldino può essere un dono simbolicamente unico per dichiarare il proprio amore per l’altro e farne sentire il calore: un semplice scaldino, recipiente in metallo, in terracotta o in maiolica, dentro al quale un tempo si poneva brace incandescente o cenere calda, per scaldarsi.

Ed essendo le donne le “regine” del focolare, ne deriva che fossero principalmente loro a farne uso. Ciò ha dato origine a miti e credenze sul potere del focolare e di uno scaldino nella procreazione, ovvero sulle cause che potevano avere reso gravida una donna: semplicemente uno scaldino acceso tenuto in grembo!

Pure un folletto alato, introducendosi nel corpo di una donna, avrebbe potuto ingravidarla, ma in questo caso la donna, secondo la credenza. Così, giocando con le parole, ho voluto intitolare questo mio lavoro «Lo scaldino, un folletto a… lato»: perché a lato, al nostro fianco è il suo posto. Uno scaldino messaggero d’amore e di sentimento. 
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LO SCALDINO, UN FOLLETTO A... LATO
(Filastrocche al focolare)
di Mimmo Mòllica
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