Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

VALLE DEL BELÌCE 1968/2019, I SINDACI SCRIVONO A MATTARELLA

Il Coordinamento dei sindaci scrive al Capo dello Stato Sergio Mattarella. Chiesto un incontro urgente sul completamento della ricostruzione

Valle del Belìce, 29 gennaio 2019 - A pochi giorni dal 51esimo anniversario del terremoto del Belìce del 1968 il Coordinamento dei sindaci della valle, rappresentato dal primo cittadino di Partanna Nicolò Catania, scrive al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per chiedere un incontro urgente per discutere del completamento della ricostruzione con i rappresentanti dell’attuale Governo nazionale. “È da poco trascorso il 15 gennaio – scrive Nicolò Catania – data del tragico ‘terremoto’ che per noi rappresenta pietra miliare della nostra storia, tanto da relazionarci con il trascorrere del tempo con ‘prima e dopo’ quell’evento catastrofico. Ma in stridente contrasto con l’anniversario dello scorso anno in cui abbiamo avuto il grande onore di poterLa accogliere con orgoglio, quale simbolo di un Paese forte e presente, quest’anno invece rimbomba sonoro l’assordante silenzio di uno Stato che, ancora una volta, a distanza di 51 anni, non fa conseguire propri e doverosi atti che assicurino il rispetto di leggi ancora vigenti, ma mai completamente applicate”.

Il Coordinamento non smette di ricordare e celebrare con fierezza il 51° anniversario “ma questo
terremoto – precisa Catania – continua a piegarci quando siamo chiamati a fare i conti con la mancata presenza dello Stato, quando siamo costretti a scendere, ancora, dopo 51 lunghissimi anni, in piazza a protestare contro uno Stato che ci nega diritti già riconosciuti”. I sindaci evidenziano come la ricostruzione a distanza di mezzo secolo “sia imbrigliata nelle pastoie burocratiche che impediscono la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria: strade, fognature, condotte idriche, un’impensabile assenza di infrastrutture fondamentali che siamo costretti ad elemosinare oggi come se fosse trascorso solo un giorno dal sisma”. Alla luce di questo “dobbiamo esprimerLe il nostro profondo rammarico per una situazione che, a distanza di un anno dalla Sua venuta, non solo non è mutata, ma tende a peggiorare”.

Il Coordinamento si rivolge dunque direttamente al Presidente perché “possa intercedere con gli organismi governativi affinché l’incontro risolutivo, che abbiamo più volte richiesto senza riscontro, possa avvenire, così da permettere che questa drammatica e dolorosa pagina della nostra storia conosca un giusto e doveroso epilogo e sia assicurato il completamento della nostra ricostruzione”.

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