Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

SCUOLA, FLORIDIA (M5S): EDUCARE ALLA CITTADINANZA RESPONSABILE E ALLA COSTITUZIONE IMPEGNO PRIORITARIO

Roma, 26 febbraio - "Stamattina ho partecipato alla conferenza stampa di presentazione delle proposte di legge per introdurre l’educazione civica nelle nostre scuole. Si tratta di un passo importante, frutto di una battaglia che ho sentito fin da subito di portare avanti con estrema determinazione e con il sostegno di tutto il Movimento 5 Stelle", lo afferma la Senatrice del M5S Barbara Floridia in Commissione Cultura. "L'insegnamento dell'educazione civica, dal 1950 ai giorni nostri, è stato introdotto e dismesso, valorizzato e mortificato molte volte" prosegue. "Credo sia importante invece rimettere al centro della formazione dei nostri ragazzi la conoscenza della nostra Costituzione e dei diritti e dei doveri che essa implica, valorizzando il senso di grande attualità della carta costituzionale, evidenziandone l’applicabilità a contesti scientifici, tecnologici, sociali, politici, economici e culturali radicalmente diversi da quelli del 1946-1947.

Anche per questo la mia proposta di legge riconosce centralità all'educazione digitale, che è molto più di un semplice linguaggio o strumento. Essa implica un approccio multidisciplinare e un apprendimento multimodale e creativo e una nuova etica che si confronta con possibilità e sfide nuove. Il diritto alla conoscenza e al sapere oggi passa dalla possibilità di accedere alle informazioni disponibili sulla Rete, finendo quindi con l’esaltare le enormi potenzialità di quest’ultima ma anche gli innumerevoli rischi. Per questo, proprio grazie allo studio della nostra Costituzione, è importante educare ai fondamenti morali della vita condivisa, nel riconoscimento e nel rispetto della diversità e dei diritti di ciascuno, attraverso comportamenti responsabili in ciascun luogo di condivisione democratica, compresi gli ambienti digitali.

Infine, una cittadinanza responsabile non può non essere considerata, oggi, una cittadinanza universale nel rispetto del territorio e dell’ambiente che ci circonda, in conformità con quegli atteggiamenti virtuosi che li tutelano. Viviamo in un ecosistema complesso, la cittadinanza digitale apre a forme di ecologie in cui vengono riconosciuti i diritti non solo degli esseri umani ma di tutti gli esseri viventi", conclude.

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