Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

UFFICIO STAMPA ALLA REGIONE SICILIANA: ESCLUSI I PUBBLICISTI E I PROFESSIONISTI NON STAGIONATI


Il bando per la ricostituzione dell’Ufficio Stampa alla Regione Siciliana esclude i pubblicisti riservando la partecipazione al concorso ai soli professionisti con 10 anni di iscrizione. Una discriminazione che rappresenta una forte penalizzazione per i pubblicisti e per i professionisti più giovani e che, pertanto, richiede una ferma presa di posizione da parte dell’Ordine nazionale e regionale dei giornalisti

PALERMO, 05/05/2019 – «Come si temeva, il bando per la ricostituzione dell’Ufficio Stampa alla Regione Siciliana, pubblicato il 25 aprile scorso, esclude i pubblicisti riservando peraltro la partecipazione al concorso ai soli professionisti con dieci anni di iscrizione. Una discriminazione che rappresenta una forte penalizzazione per i pubblicisti e per i professionisti più giovani e che, pertanto, richiede una ferma presa di posizione da parte dell’Ordine nazionale e regionale dei giornalisti con iniziative volte a bloccare il bando anche con ricorsi formali». Lo affermano tutti i rappresentanti pubblicisti della Sicilia eletti all’Ordine dei giornalisti: il consigliere nazionale Santino Franchina ed i consiglieri regionali Salvo Li Castri, Santo Gallo e Attilio Raimondi, chiedendo formalmente ai rispettivi presidenti l’impugnazione del bando di concorso dell’Ufficio Stampa della Regione Siciliana.

Nello Musumeci, presidente della Regione Siciliana
I consiglieri siciliani ricordando che «lo stesso Ordine nazionale, peraltro, ha più volte ribadito che la legge non consente discriminazioni tra professionisti e pubblicisti e ricordiamo che la legge n. 150/2000 stabilisce che “gli uffici stampa sono costituiti da personale iscritto all’albo nazionale dei giornalisti”. Pertanto risulta evidente che questa norma, peraltro recepita in Sicilia con l’art. 127 della legge regionale n. 2/2002, include sia gli iscritti all’elenco dei professionisti e dei pubblicisti».
Santino Franchina, Salvo Li Castri, Santo Gallo e Attilio Raimondi richiamano anche la più recente norma (legge 198/2016) che, nel rinnovare la legge istitutiva dell’Ordine dei giornalisti, ha esplicitato che l’esercizio della professione è riservato agli iscritti “nell’elenco dei professionisti ovvero in quello dei pubblicisti dell’albo istituito presso l’Ordine regionale”.
Al fine di bloccare “questa evidente ingiustizia e gli evidenti indizi di illegittimità”, i quattro consiglieri siciliani chiedono ai presidenti del Consiglio nazionale e regionale di «avviare tutte le iniziative necessarie per impugnare formalmente il bando di concorso dell’Ufficio Stampa della presidenza della Regione Siciliana». (giornalistitalia.it)

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