Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

DIRITTO ALLO STUDIO: APPROVATA LA LEGGE REGIONALE, MA GLI STUDENTI NON SI FERMANO

Giorno 5 giugno 2019, Assemblea regionale siciliana si è riunita per approvare la legge regionale sul diritto allo studio. Sicuramente questo rappresenta per tutti noi un passo avanti dopo anni di lotta e rivendicazioni nelle piazze, nelle scuole e negli organi appositi.

Palermo, 7 giugno 2019 - "La legge sul diritto allo studio approvata oggi dall'ARS, frutto di un lavoro scrupoloso in Commissione, colma un vuoto che si era accumulato negli anni: la Sicilia era l'unica regione che non aveva una legge sull'argomento.”
Lo dichiara Claudio Fava, che sottolinea che "non puó sfuggire come alcune misure previste richiedano risorse adeguate, e su questo ci impegneremo già nei prossimi giorni, ma ci sono norme che senza oneri economici realizzano delle misure sociali fondamentali, come il diritto allo studio per i richiedenti asilo e i minori non accompagnati, il contrasto a forme di discriminazione, il diritto ai trasporti, il contrasto alla povertà educativa, maggiore vigilanza sull’alternanza scuola lavoro."
"Si tratta di proposte - sottolinea Fava - presentate e approvate nella Commissione parlamentare competente. C’è molto da fare ancora per rendere la nostra regione un luogo dove lo studio sia realmente garantito, ma oggi dobbiamo registrare un primo importante passo."

«Questo traguardo raggiunto dagli studenti e le studentesse non significa che ci fermeremo qua» dichiara Daniela Lombardo, esecutivo regionale Rete degli studenti Medi Sicilia, «Non siamo ancora soddisfatti e non lo saremo fin quando non verranno stanziati i finanziamenti e ci sarà un copertura finanziaria per l'edilizia scolastica, o trasporti e tutti i problemi che gli studenti e le studentesse siciliane vivono da anni.»
Anche sul piano dell'università, nonostante il fatto che esisteva gianna legge regionale sul diritto allo studio universitario, l'approvazione dì questa legge rappresenta un passo avanti. «La nostra valutazione rispetto alla legge non può che essere in positivo, anche se la sua reale efficacia resta ancora legata al tema dei fondi necessari per la sua reale applicazione, da come verranno reperiti ed utilizzati.» dichiara Marco Campagna, coordinatore dell'unione degli universitari Palermo.
«L’unica pecca a nostro avviso è l’introduzione del sistema dei prestiti d’onore che oggi rischia di essere un investimento che va a sostituire ulteriori sistemi di finanziamento diretto per il diritto allo studio, che potrebbero essere più efficaci nella missione di migliorare le condizioni degli studenti.»
Anche L'Flc CGIL, che è stata al nostro fianco in questi anni di rivendicazione dichiara «le risorse economiche -precisa Graziamaria Pistorino, segretaria generale della FLC CGIL Sicilia – sono indispensabili per la piena applicazione della legge e la fruizione del diritto all’istruzione. Il paradosso è che proprio in questi giorni, a causa delle carenze strutturali, di mense scolastiche e locali idonei, la Sicilia è costretta a restituire al Miur ben 96 posti dei 262 stanziati per il potenziamento del tempo pieno»
Le nostre piazze e le nostre rivendicazioni non cesseranno fin quando non avverrà un vero cambio radicale nel mondo della scuola e dell'università.


“Finalmente dopo anni di pressioni ed iniziative, che nel 2012 ci hanno visto impegnati nella raccolta di migliaia di firme per la presentazione di una legge di iniziativa popolare, l’Assemblea regionale siciliana ha approvato un ddl sul diritto allo studio. È questo il tanto atteso primo, timido passo di un percorso ancora lungo. La legge siciliana, che ricordiamo arriva ben ultima in Italia, infatti, si limita ad enunciare una serie di principi senza indicare però le necessarie coperture finanziarie”. Lo dicono Graziamaria Pistorino, segretaria regionale della Flc Cgil Sicilia, Daniela Lombardo, componente dell’esecutivo regionale della Rete degli studenti medi Sicilia, e Marco Campagna, coordinatore dell’UdU Palermo.

“Tali risorse – precisa Pistorino – sono indispensabili per la piena applicazione della legge e la fruizione del diritto all’istruzione. Il paradosso è che proprio in questi giorni, a causa delle carenze strutturali, di mense scolastiche e locali idonei, la Sicilia è costretta a restituire al Miur ben 96 posti dei 262 stanziati per il potenziamento del tempo pieno”.

“Ci preoccupa l’introduzione del sistema dei prestiti d’onore – sottolinea Campagna – che oggi rischia di sostituire ulteriori sistemi di finanziamento diretto del diritto allo studio. Sistemi che potrebbero essere più efficaci nella missione di migliorare le condizioni degli studenti”.

“Questo traguardo raggiunto da tutti gli studenti e tutte le studentesse – aggiunge Lombardo – non significa che ci fermeremo qua, non siamo ancora soddisfatti. Le piazze e le rivendicazioni continueranno fino a quando non verranno stanziati i finanziamenti per i trasporti, l'edilizia scolastica e i libri di testo. Vogliamo un cambiamento radicale del mondo della scuola e dell'università”.

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