Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

AUTONOMIA, ARMAO: “NO AL REGIONALISMO DIFFERENZIATO PER SPACCARE IL PAESE”

Palermo, 24/07/2019 -"Il regionalismo differenziato che propongono Veneto, Lombardia e Emilia Romagna non va bene se vuole spaccare il Paese. Se invece vuole favorire il federalismo e riconoscere nel Sud un'occasione di sviluppo per il Paese si può andare avanti". Così il vicepresidente della Regione e assessore regionale all'Economia, Gaetano Armao. “Il conferimento di funzioni e risorse deve essere contestuale, non anteriore, al riequilibrio delle infrastrutture tra zone deboli e zone forti, altrimenti gli squilibri cresceranno inevitabilmente – ha spiegato il vicepresidente -. Se prevale l’autogoverno sulla solidarietà, si aggraveranno le condizioni di frammentazione sociale e di desertificazione del Mezzogiorno”.

“La Repubblic a ha riconosciuto l’Autonomia della Sicilia prima. Poi ha avviato gli interventi straordinari fino agli inizi degli anni ‘80, dando un contributo al superamento del divario – ha aggiunto Armao -. Ma il divario ha ricominciato a crescere e oggi siamo all’esigenza di fissare per legge l’obbligo per lo Stato di attuare investimenti al Sud, in proporzione alla popolazione. Ma né succedeva, né succede. Dovremmo essere al 34 per cento di interventi, siamo al 28%”.

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