Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

SCUOLA: EX COCOCO, IL 26 LUGLIO A SIRACUSA INCONTRO DELLA FLC CGIL SICILIA

Siracusa, 18 luglio 2019 – “Né precari né Ata. Gli ex Cococo del Miur incontrano le istituzioni”. È questo il tema dell’incontro organizzato a Siracusa il prossimo 26 luglio dalla Flc Cgil provinciale, per richiamare l’attenzione del Parlamento sulla situazione di questa categoria di dipendenti della scuola costretta a lavorare part time per uno stipendio che non supera i 670 euro.
All’evento parteciperanno il presidente della 7^ Commissione Istruzione della Camera dei Deputati, l’on. Luigi Gallo, la componente della stessa Commissione, l’on. Maria Marzana, la responsabile politiche scolastiche del Partito democratico, on. Camilla Sgambato, il segretario regionale della Flc Cgil Sicilia, Adriano Rizza, e il segretario provinciale della Flc Cgil di Siracusa, Paolo Italia. L’iniziativa si terrà alle ore 16.30 presso l’Auditorium dell’Istituto “A. Gagini”, via Piazza Armerina 1 (Angolo viale Scala Greca).

“La loro – spiega Paolo Italia – è una storia paradossale. Da precari avevano un monte ore maggiore e quindi uno stipendio maggiore. Con la stabilizzazione, invece, i loro contratti sono stati dimezzati. Da allora abbiamo chiesto al governo e al Parlamento di sanare questa ingiustizia, ma nulla è stato fatto”.
“Pertanto – conclude Italia – chiediamo alla politica una legge che adegui le loro condizioni professionali ed economiche a quelle di tutti gli altri dipendenti della scuola”.

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